Il mercato degli affitti a Roma è un sistema variegato, in cui la domanda supera quasi sempre l’offerta, specialmente per soluzioni di qualità a prezzi ragionevoli. La platea di chi cerca una casa è molto ampia, tra studenti fuori sede, giovani lavoratori, famiglie che si spostano e professionisti che lavorano nella capitale. In una situazione di questo tipo, i prezzi seguono dinamiche molto particolari.
Ma quanto costa davvero prendere in affitto un’abitazione a Roma oggi? Quali sono le zone più scelte, quali quelle emergenti e cosa ci si deve aspettare per il prossimo futuro?
Come muoversi nella ricerca delle case in affitto
Il primo bivio che si incontra nella ricerca è quasi sempre lo stesso: agenzia immobiliare o privati? La tentazione di evitare le commissioni d’agenzia è sicuramente forte. A Roma queste possono corrispondere a una o due mensilità, una cifra che pesa notevolmente sul budget iniziale. Per questo motivo, la ricerca di case in affitto a Roma tra privati è spesso la prima scelta per molte persone.
Il mercato privato offre dei vantaggi interessanti: il contatto è diretto con il proprietario, la negoziazione è più flessibile e soprattutto si elimina il pesante costo di intermediazione. Ma il fai da te non significa essere soli. Esistono piattaforme che facilitano di molto questo processo. Questi servizi agiscono come un filtro e permettono a chi cerca casa di navigare tra tantissimi annunci verificati di privati.
Si possono impostare ricerche mirate che corrispondono esattamente alle proprie esigenze, dalla metratura al quartiere, dal budget alla presenza dell’ascensore, ottimizzando i tempi. Trovare la casa giusta tra privati diventa così un percorso non affidato al caso e decisamente più economico.
Quanto costa davvero vivere a Roma?
La capitale è un insieme di quartieri molto diversi, ognuno con una sua identità e di conseguenza con un suo listino di prezzi. Il costo di un bilocale può letteralmente raddoppiare spostandosi di pochi chilometri. Chi sogna un appartamento con vista sui tetti di Trastevere, a due passi da Piazza Navona o nel cuore del rione Monti, deve prepararsi a sborsare cifre importanti.
Un monolocale in queste aree parte difficilmente sotto i 1.000 o 1.200 euro al mese. Per un bilocale arredato e in buone condizioni, la richiesta sale facilmente a 1.500 o 2.000 euro. Quartieri come Prati o i Parioli, anche se sono più residenziali, mantengono degli standard elevati, con affitti sostenuti da professionisti.
Nelle zone semi-centrali si concentra la maggior parte della domanda. Si parla di quartieri ben collegati dalla metropolitana, ricchi di servizi, ma senza i prezzi da capogiro del centro. Zone come San Giovanni, il quartiere Trieste-Salario o l’area di Tiburtina (molto gettonata dagli studenti) offrono un buon equilibrio. Un bilocale in queste aree può variare tra 850 e 1.200 euro, a seconda dello stato dell’immobile e della vicinanza ai trasporti.
Man mano che ci si sposta verso le grandi arterie consolari (Tuscolana, Appia o Casilina), i prezzi scendono e le metrature aumentano. Ci sono quartieri, come Cinecittà o Centocelle, che offrono soluzioni abitative più ampie, spesso trilocali o quadrilocali, a prezzi che nelle zone centrali basterebbero per un bilocale (tra i 700 e i 1.000 euro per un trilocale).
Cosa ci si aspetta per il futuro
Diversi fattori stanno spingendo i prezzi verso una solida stabilità. Il primo è l’impatto degli affitti brevi. La ripresa massiccia del turismo ha reso estremamente redditizio per i proprietari, specialmente in centro e semi-centro, destinare gli immobili a questo tipo di locazioni. Questo sottrae un certo numero di appartamenti dal mercato degli affitti a lungo termine, riducendo l’offerta.
Inoltre, l’inflazione degli ultimi anni ha inciso molto. I proprietari cercano di adeguare i canoni, nei limiti della legge, per coprire l’aumento dei costi di gestione e di manutenzione. La domanda, quindi, rimarrà sostenuta nel prossimo futuro in un mercato come quello di Roma caratterizzato dalla rapidità e dalla competitività.

