Con il Decreto n. 676 dell’11 novembre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha dato il via libera ambientale al progetto del porto crocieristico di Fiumicino – Isola Sacra, un’opera gigantesca e devastante che potrebbe cambiare per sempre il volto del litorale romano.
Il decreto dichiara il progetto “compatibile dal punto di vista ambientale” e autorizza perfino l’immersione in mare dei materiali di dragaggio, ignorando l’enorme impatto su ben quattro aree protette della Rete Natura 2000: Isola Sacra, Macchia Grande di Focene, Lago di Traiano e Secche di Tor Paterno.
Tutte zone già fragili, minacciate da consumo di suolo, erosione costiera e inquinamento marino.
“Chiamano questo sviluppo – denuncia David Di Bianco portavoce del Comitato – ma è solo un altro passo verso la distruzione del nostro mare. In nome del Giubileo e del PNRR, si stanno sacrificando ecosistemi unici e il futuro delle comunità locali”.
Dietro la retorica della “valorizzazione turistica”, il progetto prevede anni di cantieri, colate di cemento e aumento del traffico, con pesanti ripercussioni su aria, acqua e paesaggio. Persino la Soprintendenza Speciale del Ministero della Cultura ha sottolineato che non è stata ancora rilasciata l’autorizzazione paesaggistica, confermando le gravi lacune del procedimento.
Mentre la crisi climatica impone scelte coraggiose per ridurre le emissioni e proteggere gli ecosistemi, il Governo approva un porto che va in direzione opposta: più navi, più consumo energetico, più inquinamento.
È l’ennesima dimostrazione di una classe politica miope che antepone gli interessi economici di grandi multinazionali alla salute e dei cittadini e di tutte le specie viventi del territorio.
Il Comitato mantiene ferma la volontà di opporsi all’opera e di proseguire le mobilitazioni come quelle che si sono tenute nello scorso fine settimana per far sentire la propria voce. “Non resteremo a guardare mentre distruggono il nostro mare”, conclude David Di Bianco.
Comitato Tavoli del Porto

