Siamo arrivati ad un momento cruciale per il futuro dell’aeroporto Leonardo da Vinci e del territorio del Comune di Fiumicino. Oggi più che mai, siamo convinti della necessità di supportare il progetto di sviluppo dello scalo. Prima di tutto, il nostro territorio ne trarrebbe una forte crescita socioeconomica, stimata anche dalla Università Luiss Guido Carli in 5 miliardi di euro in più e oltre 13.000 nuovi posti di lavoro da oggi al 2046.
Ma non solo: crediamo sia necessario anche fare alcuni chiarimenti su temi che stanno emergendo nel dibattito mediatico e pubblico di queste settimane, a partire dall’impatto del rumore generato dai voli aggiuntivi che, con il nuovo assetto delle piste, sarebbe invece ridotto fino all’80% sui centri abitati. Vogliamo sottolineare inoltre, con orgoglio, che siamo convinti che l’aeroporto di Fiumicino si debba rafforzare sempre di più, anche alla luce della competizione internazionale crescente che vede tanti aeroporti europei e asiatici che si stanno espandendo e diventano attrattivi per centinaia di migliaia di passeggeri, che potrebbero invece scegliere Roma come meta o scalo.
Grazie alle audizioni svolte in Comune e a una costante interlocuzione con Aeroporti di Roma, riteniamo che vada ristabilita la verità su alcuni aspetti considerati critici dai detrattori del progetto dello sviluppo dell’aeroporto Leonardo Da Vinci.
Il nuovo assetto piste di Fiumicino alleggerirà il traffico sulla pista 1 (che sarà accorciata) e quindi si ridurrà fino all’80% il rumore sui diversi centri abitati limitrofi all’aeroporto, con benefici evidenti del 70% di rumore in meno fin dal primo giorno di operatività. Per l’abitato di Fregene, i sorvoli saranno limitati alle operazioni in atterraggio provenienti da Nord. Pertanto, i sorvoli si ridurranno del 50% non appena la nuova pista sarà aperta e a Maccarese Stazione e Torrimpietra la situazione resterà invariata rispetto ad oggi.
Infine, vogliamo ricordare che l’aeroporto di Fiumicino è il principale scalo italiano per traffico passeggeri ed è l’unico nel Paese che può essere realmente paragonato ai grandi hub internazionali. Non a caso, negli ultimi anni è stato premiato da passeggeri e associazioni di categoria come il migliore d’Europa e addirittura tra i primi 10 del mondo, ed è l’orgoglio italiano nel panorama internazionale. In questo quadro, l’idea di costruire un nuovo aeroporto dedicato alle compagnie low cost non sarebbe né logica né funzionale. Per attrarre turismo intercontinentale, che possa portare vantaggi al territorio, è infatti indispensabile essere pronti ad accogliere un numero ancora più alto di passeggeri che rappresenti per chi vive e opera nel nostro Comune una grande opportunità di crescita.

