“Il ritrovamento di tracce di Salmonella nelle acque di Fiumicino non può essere liquidato con una semplice ordinanza di divieto: l’Amministrazione ha il dovere di spiegare ai cittadini come sia stato possibile e, soprattutto, da dove provenga la contaminazione”. Così intervengono i consiglieri comunali PD in merito al blocco della commercializzazione delle telline che sta scuotendo il litorale proprio a ridosso dell’ultimo dell’anno.
“Apprendere di una simile contaminazione a poche ore dal cenone di Capodanno è un colpo per la nostra economia e per l’immagine di Fiumicino – continuano i consiglieri – Ma quello che più preoccupa è l’assenza di una diagnosi chiara sulle cause. La Salmonella non finisce in mare per caso: è spesso il segnale di scarichi organici non trattati, di bypass nei sistemi di depurazione o di sversamenti che il Comune ha il compito di vigilare e monitorare”.
“Occorre certamente tutelare la salute pubblica, ma anche prevenire tali emergenze con controlli adeguati. Se vogliamo tutelare il marchio ‘Fiumicino’, un suo prodotto di eccellenza, marchio De.Co e presidio Slow Food, oltre che certamente la salute dei nostri residenti e turisti, dobbiamo garantire acque pulite 365 giorni l’anno”, concludono i consiglieri PD Di Genesio Pagliuca, Antonelli, Calicchio e Zorzi.

