Con lucidità è tornato a casa, in viale Castellammare, ha preso la pistola, una 7,65 nascosta in soffitta, è tornato nel locale e ha fatto fuoco. Due colpi, al terzo la pistola si è inceppata ed è stata la fortuna dei ragazzi. Quindi è uscito dal bar e, come se nulla fosse, è tornato a casa. Dove lo hanno trovato i carabineri di Fregene che ad una prima perquisizione non sono riusciti a trovare l’arma, nascosta molto bene, uscita fuori solo ad una seconda minuziosa perquisizione. E quando alla fine i militari lo hanno portato via in manette ha avuto ancora il coraggio di inveire contro i gestori del bar. Con precedenti per furto, lesioni, spaccio, resistenza a pubblico ufficiale, ora sarà il magistrato a decidere dell’imputazione. Che, qualunque sarà, potrebbe costargli molto cara.