Giovedì 8 settembre 2016  alle 18.00 presso la Biblioteca Gino Pallotta in viale della Pineta 140 ci sarà la presentazione del libro di Paolo Baffi curato dal Prof. Beniamino Andrea Piccone “Servitore dell’interesse pubblico. Lettere 1937-1989” (Aragno Editore). Interverranno il Presidente Emerito della Repubblica, Sen. Giorgio Napolitano, e il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi.
In caso di pioggia l’evento si svolgerà presso l’Auditorium A. Branchini della Scuola Media in via Portovenere 145. .

Con la presentazione del libro curato dal Prof. Beniamino Andrea Piccone “Servitore dell’interesse pubblico. Lettere 1937-1989” (Aragno Ed.) la Biblioteca Gino Pallotta vuole onorare Paolo Baffi, cittadino illustre di Fregene, nella speranza che la sua memoria sia sempre fonte di ispirazione per chiunque abbia a cuore il futuro e il progresso di Fregene e della nazione. La presenza del Sen. Giorgio Napolitano e del Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi è motivo di grande orgoglio per la Biblioteca. La loro illustre partecipazione è un’ulteriore dimostrazione di quanto Paolo Baffi sia stato una figura di spicco nella storia della Banca d’Italia e della Repubblica Italiana.
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Il Prof. Beniamino Andrea Piccone – docente di Sistema finanziario presso la LIUC – Università Carlo Cattaneo di Castellanza, e storico dell’economia – raccoglie nel libro una selezione di cinquanta tra le lettere più significative (il corpus principale proviene dall’Archivio Storico della Banca d’Italia) di Baffi con i suoi numerosi corrispondenti, fra cui Menichella, Parri, Valiani, Spinelli, Napolitano, La Malfa, Jemolo, Ciampi, Spadolini, Scalfari. Dal volume emerge uno splendido ritratto di Baffi (nato a Broni nel 1911), il quale, dopo la Laurea in economia e commercio all’Università Bocconi di Milano, entrò in Banca d’Italia nel 1936, in concomitanza con la Legge bancaria.
Subito apprezzato sia dal governatore Azzolini che da Luigi Einaudi, venne poi promosso direttore del Servizio Studi, e successivamente nominato direttore generale nel 1960 con il governatorato Carli, a cui successe nella carica nel 1975. Diverse lettere del carteggio gettano nuova luce sul proditorio attacco “affaristico-politico-giudiziario” di cui fu vittima Baffi nel 1979, a cui seguì l’integrale proscioglimento (nel 1981, ben due anni dopo le sue dimissioni dell’estate 1979).
La Biblioteca rinnova pubblicamente la propria gratitudine nei confronti di Paolo Baffi che ha trascorso a Fregene l’ultimo ventennio della vita, insieme alla sua famiglia, la moglie Maria Alessandra e i due figli Giuseppina e Enrico. Fregene deve molto a Baffi perché il Governatore si è molto impegnato per migliorare la qualità delle strutture comunali giacché in quegli anni la cittadina era profondamente degradata e priva dei servizi primari. Grazie a Baffi a Fregene si aprirono le scuole e fu decisivo il suo intervento nel convincere l’IRI a cedere l’Oasi naturalistica di Maccarese – oggi una delle maggiori attrattive locali – in comodato al WWF: a lui è dedicata una targa all’ingresso. M. Alessandra Baffi continua imperterrita a sostenere l’Oasi proseguendo così l’opera avviata dal marito.
La Biblioteca Gino Pallotta vuole contribuire a far riflettere sulla straordinaria attualità del pensiero di Paolo Baffi, persona seria, integerrima, raffinato economista, professore universitario (insegnò Storia e politica monetaria alla facoltà di Scienze politiche a Roma), timoniere della Banca d’Italia dal 1975 al 1979, grande servitore dello Stato. La Biblioteca vuole approfondire le sue riflessioni, il senso di profonda umanità e giustizia che non poteva sfuggire a coloro che lo conobbero, spesso celato dietro l’austerità del portamento.