Il successo del caffè in capsula

Nel corso degli ultimi 10 anni in Italia – e non solo – si è assistito al boom del caffè in capsule. Solo tra il 2011 e il 2016, per esempio, è più che raddoppiato il numero di famiglie che usano le capsule: 8 anni fa erano 1 milione e mezzo, mentre 3 anni fa erano già diventate 3 milioni e 600mila. Ovviamente da allora il trend non si è certo interrotto, ma – anzi – è proseguito e si è amplificato sempre di più, anche perché sono soprattutto le famiglie under 35 a far registrare i primati nei consumi. Anche i problemi relativi allo smaltimento sembrano ormai essere stati messi alle spalle.

Le ragioni del successo

Identificare le ragioni del successo delle capsule nespresso compatibili e delle altre capsule concorrenti vuol dire chiamare in causa un vasto assortimento di motivazioni che spaziano da un uso sapiente del marketing all’evoluzione della tecnologia. Altri due fattori, poi, meritano di essere presi in considerazione: da un lato la comodità e dall’altro lato la facilità di utilizzo. Qualcuno potrebbe non sapere come si fa il caffè con la moka, ma è impossibile non essere in grado di ottenere un delizioso espresso impiegando le capsule.

I costi

A rendere ancora più clamoroso il successo è il confronto tra il costo del caffè in capsule e quello della polvere per la moka: il primo è nettamente più dispendioso, ma nonostante ciò sta conquistando i gusti e le abitudini di una platea sempre più vasta, che evidentemente è disposta a pagare di più pur di ottenere un prodotto di qualità. Mentre la miscela domestica tradizionale ha un costo medio di circa 15 euro al chilo, per le capsule si va da un minimo di 40 a un massimo di 80 euro: anche per questa ragione, per altro, vale la pena di informarsi con attenzione per essere certi di compiere l’acquisto giusto.

Pellini Top

Una delle proposte più interessanti che si possono trovare sul mercato è quella di Pellini Top, che si basa su una miscela 100% arabica e assicura un caffè decisamente cremoso, dalla schiuma alquanto persistente. Come il nome lascia intuire, si tratta di una proposta di fascia premium, con un prezzo che supera i 70 euro al chilo. Contraddistinto da un livello di acidità modesto, questo caffè contenuto in una capsula di colore rosso ha un retrogusto limitato che viene compensato dalla tostatura elegante al naso.

Pellini Supremo

Sempre da Pellini giunge un’altra proposta la cui denominazione lascia poco spazio ai dubbi: si tratta di Supremo, disponibile in una capsula color grigio antracite. Un prodotto costoso e che regala un senso di cremosità che non ha eguali, reso possibile dall’azione combinata degli zuccheri e degli oli in bocca. L’acidità del ribes rosso che si esprime al naso affianca un fruttato denso tipico delle noci del Brasile. Pellini, per altro, consente di usufruire anche di una miscela in versione bio, che la pone su un piano superiore rispetto alla concorrenza, visto che ancora non tutti gli altri brandi si sono aperti a questo settore.

Kimbo Napoli

In un ideale podio dei migliori caffè in capsule che è possibile reperire in commercio nei supermercati e negli store online trova spazio anche Kimbo Napoli, contenuto in una confezione raffinata che mette in risalto l’eleganza della miscela rossa del marchio. Anche se la percentuale di Robusta non viene indicata, è facile intuire l’intensità di un caffè dal corpo discreto e che regala al naso una nota al pomodoro che si spiega con la presenza dell’Arabica. L’alternativa di Kimbo si chiama Armonia, 100% arabica con una schiuma che rievoca lo zucchero di canna, mentre l’aroma floreale sopperisce alla persistenza ridotta.