La figura del massaggiatore atletico professionale sta diventando sempre più diffusa in un’epoca in cui – giustamente – si presta una crescente attenzione agli aspetti della salute e del benessere. Chi desidera cimentarsi in una carriera di questo tipo, tuttavia, non può prescindere dalla scelta di un corso professionale, che garantisca gli standard di qualità più elevati e che, soprattutto, sia ben strutturato: solo in questo modo è possibile beneficiare di una competenza completa ed eterogenea.
Cosa si impara durante i corsi di massaggio
Un massaggio si basa, in primo luogo, sulla manipolazione del cliente: per questa ragione è molto importante apprendere la tecnica e svilupparla nel tempo, anche grazie all’esperienza accumulata. Sono molte, però, le tematiche che vengono affrontate in un corso: un massaggiatore deve poter disporre anche di una formazione psicologica e avere doti comunicative di alto livello, per riuscire a entrare in empatia con le persone a cui offre i propri trattamenti. Un ente che garantisca corsi di massaggio riconosciuti dal Coni è senza dubbio un ottimo punto di partenza, perché è sinonimo di serietà e di affidabilità.
La proposta di Accademia Massaggi
Un esempio è quello fornito dai corsi massaggio riconosciuti di Accademia Massaggi, una vera e propria istituzione in questo ambito. Sono diverse le tipologie di corso che vengono messe a disposizione, in base alla specializzazione che si è interessati a conseguire. Per chi è agli inizi, per esempio, è fondamentale partire dal corso di primo livello, che si sviluppa in 3 giornate per un totale di 24 ore di lezione. L’accademia, tra l’altro, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dal Comitato Internazionale di Estetica e di Cosmetologia, a riprova della qualità della sua offerta.
Cosa fare dopo aver ottenuto il diploma di massaggiatore
Una volta che il diploma di massaggiatore è stato conseguito, ci si può buttare nel mondo del lavoro, approfittando del fatto che in questo ambito gli sbocchi professionali non sono pochi, sia che si voglia diventare liberi professionisti sia che si sia interessati a essere assunti da un datore di lavoro. Dai centri benessere agli hotel di lusso, sono tante le porte a cui si può bussare: non vanno dimenticate le palestre e le spa, ma anche le navi da crociera. Volendo fare tutto da soli, invece, tocca decidere se aprire uno studio in cui ricevere i clienti o lavorare a domicilio. Ognuna delle due scelte presenta pro e contro: nel primo caso c’è da tener conto, per esempio, dei costi dell’affitto e delle utenze del locale in cui si lavora; nel secondo caso un potenziale svantaggio è rappresentato dalla necessità di spostarsi in continuazione da un cliente all’altro.
La professione del massaggiatore in Italia
Vale la pena di precisare che, allo stato attuale, nel nostro Paese la professione del massaggiatore non è riconosciuta a livello ufficiale, nel senso che non è previsto alcun albo a cui iscriversi. Per lo stesso motivo, non si è obbligati a seguire uno specifico percorso di studi per poter avvalersi del titolo e della qualifica di massaggiatore. Si tratta di una ragione ulteriore per selezionare con la massima cura l’ente che eroga il corso che si è intenzionati a frequentare, per evitare di spendere soldi inutilmente senza aver imparato qualcosa di utile o ritrovandosi tra le mani un attestato che ha lo stesso valore della carta straccia.
Perché è importante il riconoscimento del Coni
Il riconoscimento del Coni, dunque, è una garanzia di sicurezza e di professionalità, ma al tempo stesso è un ottimo biglietto da visita per presentarsi ai datori di lavoro. Un diploma conseguito in un istituto conosciuto e riconosciuto non può che suscitare una buona impressione, e ciò naturalmente vale anche nel caso in cui si prenda la decisione di lavorare in proprio e si debba, quindi, cercare di attirare il maggior numero di clienti possibile.