Il termine naturale, così come previsto dal Regolamento per la Tutela e l’Igiene del Verde Pubblico e Privato, è al 31 marzo ma quest’anno in considerazione delle condizioni meteo è stato posticipato al 16 aprile. Ma da domani non sarà più possibile procedere al taglio, salvo casi di incolumità privata o pubblica, pena multe di 500 euro a piante e denuncia alla Procura della Repubblica.
Problemi finanziari anche sul fronte dei controlli, restrizioni comunali di bilancio, hanno drasticamente ridotto l’utilizzo dell’auto al funzionario incaricato delle ispezioni. Sono state promesse deroghe più tolleranti, perché in caso contrario le perizie saranno a carico di chi chiede il taglio delle piante con possibilità di pareri quanto meno “accomodanti” rispetto all’interesse pubblico.