Considerato anche il fiume di gente che è arrivato a Fregene, i “danni” sono stati contenuti, sul lungomare sabato e domenica la situazione è stata fluida, l’Ati ha raccolto un po’ tutto, non solo i mastelli degli operatori ma anche i sacchetti lasciati al loro fianco di tutti quelli che ancora non fanno la differenziata.
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Questa mattina qualche problema sul lungomare sud, da via Cattolica fino a via Gioiosa Marea, alle 9.00 i mastelli e i sacchetti annessi erano ancora sul lungomare, evidentemente l’Ati non è riuscita a ritirare tutte le tonnellate di rifiuti accumulate la domenica, calcolando che Malagrotta il sabato e la domenica non permette al Comune di Fiumicino di scaricare nella discarica. Ma la situazione tornerà regolare nel corso della giornata.
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Quello che fa molto male invece, una ferita aperta, è vedere il comportamento di animali primitivi, travestiti da essere umani, che buttano i sacchetti nel bosco, nella macchia mediterranea, pur di disfarsi dei rifiuti. Abbiamo fatto un giro in via della Veneziana, in via Marina di Leuca, sono i soliti posti quelli dove gli svuota cantine che ripuliscono le case quando è buio liberano i loro camioncini dove capita. E qui non c’entra il porta a porta, c’è sempre stato questo problema.
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Tornando alla differenziata, invece, tolti i cassonetti è inevitabile che ogni mastello privato o pubblico si trasformi in un obiettivo per chi ha i sacchetti in casa e non ha intenzione di seguire le regole. Questa mattina c’è stata l’ennesima prova, al parco giochi in via Maiori e davanti alla Banca Intesa, in via Cervia davanti al Simply, all’ingresso del Centro di Raccolta in via Cesenatico, in pineta.
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Senza controlli, persone in grado di frenare comportamenti incivili, queste scene si ripeteranno sempre. Che fine ha fatto la convenzione con le Guardie Ambientali Nazionali che era stata approvata a maggio? Pensiamo forse che questi soggetti che scaricano immondizia nella macchia mediterranea, nei boschi, improvvisamente si “convertiranno sulla via della differenziata”? Non scherziamo. Tolti tutti i cassonetti ora la pubblica amministrazione deve mostrare i muscoli, far vedere che è in grado di tenere sotto controllo la situazione, prima colpendo chi scarica in giro, incrinando questo clima di impunità diffuso, e poi andando a stanare gli evasori che non hanno mai pagato la Tarsu negli ultimi 21 anni.