L’avvicinarsi della sera ci annunciava che di lì a poco un’altra notte ci attendeva ed eravamo pronti ad affrontarla sapendo sempre di contare uno sull’altro, due macchine, tre colleghi che a secondo dei turni si ritrovavano a vegliare sulla sicurezza di moltissime persone. Occhi aperti, orecchie sempre tese su quella radio dalla quale all’improvviso potevano risuonare quelle sigle dalla Sala Operativa “Alfa 69”, “Alfa 5”, sempre pronti a correre e a intervenire a secondo delle esigenze. Notti calde, notti fredde e ventose, notti piovose, notti di allarmi e di falsi allarmi e, perché no, notti di paura e notti da far paura a chiunque ma sempre affrontate con prudenza e coraggio non lasciando nulla al caso. Ci chiamavi affettuosamente “soci” e quello per noi voleva dire tutto, a volte non ci siamo trovati d’accordo ma questo è normale e tutto veniva affrontato con rispetto ed educazione, ci siamo confidati i segreti più intimi che tali rimarranno, abbiamo diviso tutto e la cosa più importante a fine servizio era rientrare e ritrovare il collega e amico con il quale scambiare quattro parole prima del meritato riposo. Si racconta ancora in giro che eravamo le lancette di un orologio prezioso, ma si sa anche loro si guastano e per fatti non dettati dalla nostra volontà gli ingranaggi si sono rotti, mio malgrado ho preso un’altra strada ma il pensiero credimi era rivolto spesso a voi che continuavate a battere in lungo e in largo il nostro territorio.
Una mattina poi, Francesco, il collega che con noi ha condiviso quelle interminabili notti mi chiama e mi dice quello che nessuno avrebbe mai voluto sentire, Angelo, quel collega così forte e possente è stato colpito da un male crudele, dopo un attimo di smarrimento nel quale faccio fatica a credere mi tornano in mente mille pensieri che si accavallano uno all’altro,è duro accettare la realtà ma di fronte a certe notizie possiamo fare ben poco purtroppo.
Sappiamo che hai combattuto come un leone ma questo non è bastato, nella vita potranno toglierci tutto ma non i ricordi e sappi che ogni strada qui ci parlerà sempre di te… Ciao Angelo, vegliaci da lassù. Ti vogliamo bene..

Mariano e Francesco