È successo qualche giorno fa nella succursale dell’Istituto Scolastico Leonardo da Vinci di Maccarese in viale Maria. Un professore della scuola ha preso a picconate un piedistallo storico di marmo per alzabandiera che era nel giardino dell’edificio. Dopo i colpi è rimasta solo la base con l’asta al centro, a terra si vedono le lastre di marmo con delle incisioni e numeri risalenti forse all’anno dell’evento a cui si riferiscono. Un gesto strano, incomprensibile, perché quel piedistallo era comunque un reperto vincolato dalla Sovrintendenza archeologica.

La Polizia Locale di Fiumicino è intervenuta nella succursale per verificare se effettivamente ci fosse stato il danneggiamento, riscontrando che: «A seguito di segnalazioni siamo intervenuti e abbiamo constatato un danneggiamento al piedistallo di importanza storica, risalente agli anni ‘30 della bonifica – conferma Daniela Carola, Comandante della Polizia Locale di Fiumicino – abbiamo deferito all’Autorità giudiziaria il responsabile del danneggiamento e abbiamo proceduto al sequestro del manufatto danneggiato. La Polizia Locale è attenta a vigilare e a tutelare tutti i beni del territorio”.

«Non si può distruggere un reperto di cento anni fa – commenta Massimiliano Catini, consigliere comunale di Fiumicino – Un comportamento gravissimo il suo, in particolare perché è un docente. Il primo a dover insegnare l’importanza della responsabilità e della tolleranza, specie nei confronti della storia di un paese, qualunque essa sia. Possibile che ancora oggi ci siano certi atteggiamenti?».

«Tra l’altro quel piedistallo è di proprietà dell’Amministrazione comunale e non di Città Metropolitana, come lo sono in genere gli Istituti Superiori – aggiunge Catini – Per questo stiamo studiando anche noi come Amministrazione comunale delle forme di rivalsa nei confronti dell’autore di questo gesto assurdo».