A giugno la ragazza indiana compirà 20 anni e grazie al supporto di Farmacisti in aiuto che la sostiene a distanza da quando ancora era una bimbetta, sta costruendo il proprio futuro.

“Un traguardo straordinario che vorremmo gridare ai quattro venti. Perché qui nell’India rurale tradizionalista del sud, andare a scuola è per pochi, spesso maschi”. A giugno Somiya compirà 20 anni e lei, grazie al supporto di Farmacisti in aiuto che la sostiene a distanza da quando ancora era una bimbetta, sta costruendo il proprio futuro. Cresciuta in una piccola casetta in mattoni di fango seccati al sole e tetto in foglie di palma da cocco intrecciate nel villaggio di KeezhkaraiVettumadai (Tamil Nadu), nessuno avrebbe mai immaginato o sperato a tanto. Invece oggi Somiya frequenta il college.

“Si tratta di un grande successo – dichiara Tullio Dariol, presidente di Farmacisti in aiuto – ed è uno degli obiettivi a cui lavoriamo e a cui indirizziamo i nostri progetti: quello che ci spinge è rendere progressivamente autonome queste popolazioni e gli strumenti con cui operiamo quotidianamente con i nostri partner e referenti locali sono educazione, cultura, formazione professionale, inserimento lavorativo, salute. Il sussidio è solo in casi estremi e particolarmente difficili, ma sempre orientato ad una crescita”.

“Homo faber fortunae suae”, l’uomo è artefice del suo destino, dicevano i latini, ma qui in questi villaggi il destino sembra già segnato perché già da giovanissimi i ‘figli’ devono aiutare i genitori e contribuire al sostentamento della famiglia lavorando, o peggio ancora con matrimoni combinati. Ed è così che abbandonano la scuola; “supportando le famiglie, mantenendo i ragazzi e le ragazze agli studi – prosegue il presidente – cerchiamo di limitare la dispersione scolastica e contribuire ad un miglioramento delle condizioni di vita di tutta la famiglia grazie alla formazione professionale che aumenta le possibilità di inserimento lavorativo futuro”.

Somiya ha appena ricevuto un vestito nuovo e un piccolo contributo extra per le spese scolastiche. Ha deciso così di ringraziare il suo sostenitore, inviandogli una lettera e raccontando la sua vita quotidiana: “le mie lezioni al college procedono bene e così pure i miei studi. Ho terminato l’esame del 5° semestre e ora mi sto preparando per l’esame del 6° ed ultimo semestre. Mia madre va regolarmente al lavoro e mia sorella è impiegata come tecnico di laboratorio dopo aver felicemente completato il corso. Ho ricevuto la tua donazione e così ho comprato un vestito nuovo per me: Grazie! Il resto lo tengo da parte per altre spese dell’università. Vi ringrazio tanto per il Vostro costante aiuto. Con affetto, vostra Somiya”.

“Per noi questi – conclude Dariol – sono i doni più grandi e speriamo di poter aiutare sempre più giovani come Somiya. Grazie ancora ad ognuna delle persone che ha scelto di camminare con noi in questo percorso”.

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