Così, accanto ai sacchetti pieni di eternit che giacciono abbandonati dai
primi di dicembre, oggi sono comparsi dei sedili di automobili. Non serve
scomodare la teoria delle finestre rotte (secondo cui se in un quartiere un
teppista spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben
presto qualcun altro faccia lo stesso se non peggio, dando così inizio ad una
spirale distruttiva) per capire che se non si interviene prontamente a
rimuovere quanto abbandonato illegalmente il cumulo di rifiuti è destinato ad
aumentare. Riguardo l’eternit, trattandosi di materiale tossico, è noto come la
sua rimozione richieda procedure più complesse e quindi tempi più lunghi, ma l’intervento
va comunque fatto e in tempi ragionevoli a meno che non si voglia assistere
alla nascita dell’ennesima discarica abusiva sui margini delle strade di
Fregene. Come se non ne esistessero già a sufficienza.