Deve essere successo ieri notte. Un daino adulto è stato sbranato dai lupi. Il branco deve essere riuscito a bloccarlo vicino al cancello di ingresso dell’impianto sportivo e poi ha trascinato il corpo nella pineta Area C. Dubbi sul fatto che siano stati i lupi non ce ne sono. I morsi sul collo e la modalità con cui lo hanno sbranato, partendo dall’addome, sono inequivocabili. L’ultimo caso si era verificato il 5 marzo scorso nell’Area A della Pineta, anche in quel caso si trattava di un daino adulto.  

Ricordiamo che, nonostante non sia mai uno spettacolo piacevole incontrare un animale sbranato, la presenza dei lupi è fondamentale per l’equilibrio della fauna selvatica nella nostra Riserva.

“Nessuna allerta – chiarisce Marco Antonelli, responsabile grandi carnivori per Wwf Italia e coordinatore del monitoraggio del lupo nella Riserva del Litorale – ma tanta informazione. Il lupo non è più un abitante esclusivo delle montagne. Si sta espandendo, adattandosi anche alla pianura e alle aree costiere”.

“Il loro ritorno, spesso guardato con timore, in realtà rappresenta un segnale positivo – continua Antonelli – il lupo è un regolatore naturale della fauna selvatica e contribuisce a contenere la crescita incontrollata di specie come cinghiali, daini e nutrie, responsabili di danni ingenti alle coltivazioni e non solo. Sono animali che predano altri animali per sopravvivere, il lupo non considera l’uomo una preda, ma anzi un pericolo da evitare. Gli attacchi di lupi a persone si contano sulle dita di una mano negli ultimi decenni e sono quasi sempre episodi legati a esemplari resi confidenti da nostri comportamenti errati. Andare nei boschi, dove vive il lupo, è molto più sicuro che percorrere in bicicletta una strada trafficata. Dovremmo affidarci ai numeri e alla statistica per combattere le paure irrazionali”.