“Caro direttore – ci scrive Ettore Bortolin – un altro tasso è stato investito e ucciso nella nostra Riserva Statale Naturale Litorale Romano. È successo in via della Muratella sicuramente per colpa di qualche automobilista che non rispetta né i limiti di velocità, né quella prudenza che ci vorrebbe nell’attraversare il nostro territorio popolato da tanti animali protetti”.
La presenza della Riserva, quella degli animali e delle persone che si muovono nel territorio, una convivenza sempre difficile anche perché finora tutto è stato lasciato al caso: “Le strade che incidono nella Riserva “Litorale Romano” svincolate dalla strategia di conservazione del paesaggio e della biodiversità rappresentano per le specie selvatiche trappole mortali – dichiara Riccardo Di Giuseppe responsabile del Wwf delle Oasi del Litorale – Queste strade progettate in modo tradizionale, oltre a rappresentare una barriera ecologica che impedisce il libero collegamento fra le popolazioni faunistiche, non sono strutturate per impedire l’ingresso delle specie sulla carreggiata. Anche se nessuna specie terrestre può sentirsi a riparo da questo tipo di impatto, alcune lo subiscono maggiormente. In questo scenario diventa di fondamentale importanza ripristinare la connettività attraverso il paesaggio, ossia la possibilità per gli organismi di spostarsi tra porzioni di habitat idoneo”.
C’è poi un altro problema, quello dei cadaveri di questi animali investiti che rimangono spesso esposti e dilaniati per giorni sulla carreggiata: “Dove continuano a essere oltraggiati dagli automobilisti con scene da film dell’orrore – aggiunge Di Giuseppe – una indifferenza totale che va colmata con delle proposte serie. De resto il regolamento comunale sulla tutela degli animali recita: ‘È vietato infierire sul corpo di un animale morto o ucciso, in quanto anch’esso deve essere trattato con rispetto’. Chi deve intervenire? Ricordo inoltre che il codice della Strada punisce l’omissione di soccorso di animali in caso di incidente stradale. Le persone coinvolte in un incidente con un cane o più animali d’affezione, da reddito o protetti, devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Se già era previsto che il guidatore si fermasse in caso di incidente con un animale, la legge riconosce il dovere civico per i cittadini di portare l’animale ferito in un ambulatorio veterinario”.