“La realizzazione del progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino e la redistribuzione delle rotte aeree previste dal nuovo assetto infrastrutturale rappresentano una grave minaccia per i residenti delle aree settentrionali del Comune, in particolare per Maccarese, Fregene e Aranova.
Secondo il progetto, attualmente in discussione presso la IV Commissione consiliare di Fiumicino, la pista 1, quella che oggi costeggia via di Coccia di Morto, verrà accorciata di circa 800 metri, mentre accanto alla pista 3, che costeggia via della Muratella a Maccarese, verrà costruita la nuova pista 4. Questa configurazione, secondo progetto, consentirà di spostare circa il 60% dei decolli oggi effettuati sulla pista 2 verso la nuova pista 4, situata a Maccarese.
Maccarese, quindi, non sarà più soltanto area di sorvolo e di atterraggi, ma diventerà anche punto di partenza per i decolli, subendo così un impatto doppio, con gravi ripercussioni per la vivibilità e la salute dei residenti.
Anche Fregene, con la riprogettazione delle attuali piste, vedrà un incremento significativo degli atterraggi, aggravando ulteriormente una situazione già oggi complessa e fonte di disagi quotidiani per la popolazione.
Lo stesso accadrà per Aranova, che vedrà un notevole aumento del traffico di aeromobili e del conseguente impatto acustico e ambientale.
Le conseguenze per il territorio sarebbero devastanti: un aumento esponenziale del traffico aereo sulla zona nord, con livelli crescenti di rumore, inquinamento atmosferico e acustico, e un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini. Attualmente lo scalo di Fiumicino ha raggiunto 49 milioni di passeggeri l’anno, con più di 300.000 movimenti di aeromobili, low cost compresi.
L’obiettivo dichiarato del progetto di ampliamento è di raddoppiare queste cifre, portando lo scalo a 100 milioni di passeggeri e oltre 600mila movimenti aerei all’anno (circa 1.500 al giorno!). Un tale volume di traffico renderebbe del tutto insostenibile la situazione ambientale e sanitaria per le comunità locali, compromettendo in modo importante la vivibilità del territorio”.
Fabio Zorzi, consigliere comunale