Piccoli atti sovversivi per seminare poesia e bellezza in un territorio meraviglioso da vivere, abbellire e rispettare”

Avevamo già raccontato della panchina e dei fiori che un volenteroso cittadino aveva sistemato per abbellire la fermata dell’autobus davanti a Borgo San Giorgio. Nelle scorse settimane tanti ci hanno segnalato quegli insoliti tavolini con una o più sedie, sistemati sui marciapiedi in vari punti del territorio. Su alcuni c’è un vasetto di fiori, su altri matite colorate; su uno c’era addirittura una lavagnetta per scrivere pensierini. Quattro o cinque postazioni disseminate partendo dalla stazione di Maccarese lungo viale Castel San Giorgio, fino alla rotonda all’ingresso di Fregene. Se tanti si sono chiesti cosa rappresentassero, tutti sono stati concordi nel definire l’iniziativa come qualcosa di simpatico e originale. Abbiamo fatto una piccola indagine, ed è spuntato il nome di Giuseppe Miccoli, dell’associazione Piccolo Principe-Yogarmonia di Maccarese, che ha ammesso di essere l’artefice dell’operazione tavolini.
“Su Instagram qualcuno ha scritto ‘arte contemporanea a Maccarese’ – spiega Giuseppe – piuttosto io credo che seminare bellezza e poesia attraverso questi piccoli atti ‘sovversivi’ possa ispirare altri alla ricerca del bello, e tornare a credere che la nostra terra sia ancora un luogo meraviglioso da abitare, vivere, abbellire e rispettare. Fermiamoci un attimo, leggiamo il verso una poesia, diamo spazio al bello che c’è in noi. La felicità non è una truffa e nessuno deve lasciarsi andare alla frustrazione di un mondo senza speranza”.
E noi non escludiamo che ci sia anche qualche altro “disseminatore di angoli di poesia” in giro…