La Nave

Con l’ordinanza n. 83 del 28 novembre il sindaco Esterino Montino ha vietato “l’accesso al transito, allo stazionamento e a tutte le attività, comprese quelle di balneazione, nel tratto di spiaggia compreso tra l’ex stabilimento La Perla e  il Rio di Fregene”.

Il motivo sono i danni provocati dal maltempo agli stabilimenti balneari durante la mareggiata del 22 novembre che hanno lasciato l’arenile come dopo un bombardamento con “parti di cemento, piastrelle, ferro e altro materiale, anche di grosse dimensioni, disseminato sulla battigia e nelle acque prospicienti”.

Un chilometro di spiaggia interdetto al pubblico, in pratica buona parte di quella di Fregene sud, da via Viserba fino a via Rio Marina, dove non sarà possibile non solo passeggiare ma neppure svolgere sport come vela, surf o pescare in riva.

Restano escluse le attività che si prestano all’interno delle strutture, come la ristorazione o il servizio bar che potranno continuare tranquillamente”, chiariscono gli uffici comunali.

Per i danni  sono partiti i censimenti, Polizia Locale, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, le ricognizioni sono state già effettuate e il collasso di alcune strutture certificato. Il Comune di Fiumicino per la gravità e la dimensione del disastro ha chiesto alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Protezione Civile sollecitato la dichiarazione dello stato di emergenza verificatosi nel territorio comunale. Ora per garantire la pubblica e privata incolumità, in attesa di riuscire a mettere in sicurezza l’intero tratto di litorale, è arrivata l’ordinanza con interdizione dell’arenile e dello specchio d’acqua antistante.

La Vela dopo il crollo