Sabato 21 giugno alle ore 8.30, presso l’Aula Sinibaldi dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia, si terrà l’incontro “La malattia renale cronica tra Medico di Medicina Generale e Nefrologia Ospedaliera: nuovi percorsi assistenziali”.
L’evento promosso dalla Asl Roma 3 è un’occasione per condividere con i Medici di Medicina Generale del territorio le importanti novità terapeutiche intervenute in campo nefrologico e per discutere il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la malattia renale cronica, il documento che definisce le linee guida per la gestione integrata di questa patologia, dalla diagnosi alla cura e all’assistenza del paziente.
“La Malattia Renale Cronica (MRC) – spiega Massimo Morosetti, Direttore UOC Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia – è complessa e invalidante, spesso non presenta sintomi e per questo viene diagnosticata quando è già in stadio avanzato. In Italia circa il 10% della popolazione adulta è affetta da MRC. Negli ultimi 30 anni il numero di nuovi casi di dialisi è aumentato del 43% e del 41% la mortalità relativa alla MRC, e si stima che nel 2040 sarà la quinta causa di morte nel mondo. I costi relativi alla dialisi in Italia possono arrivare a circa 45 mila euro per ogni paziente per anno, che considerando la popolazione italiana in dialisi vuol dire 2,5 miliardi di euro all’anno. Questo significa che il 2% dell’intero budget del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) viene assorbito dallo 0,1% della popolazione.
La novità è che di recente sono stati introdotti nella pratica clinica dei nuovi farmaci che, se utilizzati in modo corretto, sono in grado di fermare la progressione della MRC verso la insufficienza renale terminale e quindi la dialisi o il trapianto. Per modificare questo scenario è necessario un modello a 3 step sostenibile basato su diagnosi precoce, integrazione e trattamento e follow-up. La condivisione delle conoscenze con i Medici di Medicina Generale del vasto territorio della nostra azienda, che sono i primi interlocutori con i cittadini, è fondamentale prima di tutto per fare prevenzione e poi prendersi cura del paziente dopo l’eventuale diagnosi della malattia”.
Fonte: Ufficio stampa Asl Roma 3