Tempo fa scrissi del coronavirus e di una multa, oggi voglio mettere in guardia i bagnanti circa le micidiali insidie del mare. Lavoro come assistente bagnanti in una bella spiaggia libera attrezzata ben gestita, il Green Beach di Passoscuro, un tratto di costa a mio avviso tra i più belli del litorale laziale, qui furono girate le scene finali de “La dolce vita” di Fellini.

Tuttavia anche qua come su tutta la costa tirrenica con fondali sabbiosi, si formano buche in mare le cui correnti trascinano a largo anche i nuotatori più esperti, che solo grazie al soccorso dei bagnini di salvataggio possono essere tratti in salvo.

Questo il fatto: il 30 giugno 2020 alle 15.30 c’era mare mosso e mentre ero come di consueto in postazione, ho scorto due nuotatori al largo in evidente difficoltà. Erano entrati in mare dal vicino lido e la corrente li aveva spostati trasversalmente lasciandoli in una buca al largo da cui non riuscivano ad uscire. Nuotavano con tutte le loro forze verso la riva ma mentre uno riusciva a tornare, l’altro veniva trascinato sempre più lontano.
Senza esitare mi sono buttato a nuoto col baywatch al collo per raggiungerlo il prima possibile e una volta vicino al malcapitato, in mare aperto tra i frangenti e la forte corrente mi sono ritrovato intorno i colleghi degli stabilimenti vicini, Stefano, Claudio, Gianni e Daniele.
Seguendo un istintivo valido protocollo, chi a nuoto, chi con la tavola da surf, chi col pattino, eravamo là tutti insieme, tutti uniti, in condizioni difficili per un unico obiettivo, salvare una vita.

Ė andato tutto bene solo grazie al lavoro di squadra, chi di noi ha soccorso in prima persona si è sentito supportato dai mezzi d’appoggio e di conseguenza con lucidità e sangue freddo ha potuto mettere in pratica le tecniche di salvataggio più idonee.
La fedeltà di questo racconto può essere confermata dai colleghi di questa eccellente squadra, dai gestori e bagnanti presenti, con l’auspicio che valga da ammonimento a godersi la magia dell’estate senza sottovalutare mai i pericoli in mare.

Un’ultima riflessione, noi ce l’abbiamo fatta uniti, come l’equipaggio di un velivolo, “giù io giù tutti”, questo paese in un difficile momento come questo dovrà fare lo stesso, se vorrà rialzarsi.

Un bagnino