Due minuti, forse anche meno. Giusto il tempo di lasciare sua figlia all’asilo nido “A Piccoli passi” di via Santa Teresa di Gallura a Fregene, ma abbastanza per la banda del finestrino per sfondare il vetro della macchina e rubare la borsa.

È quanto accaduto qualche mattina fa a Francesca, che ora vuole accendere un faro su una problematica che sembra andare avanti da anni. 

“Erano circa le 8.38 di giovedì 14 ottobre – racconta Francesca –  quando ho lasciato la mia auto davanti al cancello pedonale, per poi percorrere il breve vialetto e lasciare mia figlia all’asilo.
Non ho sentito alcun rumore, eppure al mio ritorno dopo neanche due minuti ho trovato l’amara sorpresa. Purtroppo in quel momento non c’era nessun auto in arrivo o in partenza, i balordi hanno colpito nel momento giusto e con una rapidità incredibile.

Così ho subito pensato di mettere al sicuro la mia abitazione, visto che all’interno della borsa c’erano le chiavi di casa oltre che al cellulare e al portafogli con i documenti, e di sporgere denuncia.

Quando sono andata a riprendere mia figlia a scuola, che frequenta solamente da un mese, sono venuta a conoscenza che questa situazione va avanti da una decina di anni. Evidentemente ho sbagliato a lasciare la borsa in macchina, ma è altrettanto sbagliato questo spirito di rassegnazione che aleggia in chi frequenta la zona.

Ad oggi non possiamo tutelarci in nessun modo, anche perché l’asilo nido non ha le telecamere, però non possiamo rassegnarci.

Credo che sia arrivato il momento di agire, non possiamo dare in mano ai malviventi la nostra località. Per questo propongo l’installazione delle telecamere nella zona, anche per tutelare i bambini, o magari pensare a attivare un servizio di vigilanza all’entrata e all’uscita.
Inoltre sarebbe doveroso mantenere la zona pulita, visto che vicino all’asilo c’è un canneto che probabilmente è il nascondiglio dei balordi.

Non possiamo accettare di avere all’ordine del giorno questi delinquenti fuori la scuola dei nostri bimbi, perché una borsa o un cellulare si ricomprano, i documenti si rifanno, ma il rischio è che accada qualcosa di più grave al quale poi non c’è rimedio.