Sono in tre, si danno il cambio per non dare nell’occhio. Uno ha la barba, circa 30 anni, italiano, giubbetto scuro. Va in avanscoperta per decidere in quale case colpire. Il secondo è il complice, con il piede di porco forza le finestre e partecipa direttamente al furto. Il terzo è il palo, resta fuori accanto all’auto – grigia o scura – che non rimane comunque mai troppo vicino al luogo del furto.
Sono stati visti in via Numana angolo viale Nettuno qualche sera fa, si davano il cambio ma avevano puntato un preciso complesso di case. Guarda caso dopo qualche giorno, martedì scorso, ci sono stati due furti proprio in via Numana. Sempre nel tardo pomeriggio, l’ora del tè. Danni alle due case, sono entrati dal terreno in via La Plaia senza la minima paura per la vicinanza della Caserma dei Carabinieri, hanno divelto un’inferriata e una volta all’interno hanno cercato soldi e oro. “Non ne hanno trovati – dice il proprietario della casa – hanno fatto solo danni. Poi sono entrati nella casa della vicina”. Anche qui bottino magro, si trattava di una seconda casa.
E la stessa sera c’è stato anche un altro tentato furto in via Ortona, erano le 20.00,  forse uscendo da Fregene la “banda del tè” cercava di rifarsi del viaggio. Qui sono entrati dalla casa del vicino, hanno tagliato la rete di confine tra i giardini e hanno provato ad aprire una grande vetrata scorrevole. Quando sono riusciti a farne uscire una dai binari è partito l’allarme e i ladri sono scappati probabilmente su via Ortona.
Niente bottino quindi ma il problema rimane, possibile che non si riesca a fermarli questi ladri?