“Spesso gli adulti incontrano difficoltà nell’intrattenere i bambini, hanno poche idee su quali attività proporre per stabilire con loro un rapporto gratificante da un punto di vista relazionale e conoscitivo – dice Luigia Acciaroli – Il nostro calendario si propone di fornire suggerimenti semplici e materiali utili per migliorare la qualità del rapporto tra “grandi” e “piccoli”. Per quanto riguarda in modo specifico le attività suggerite nel nostro calendario, ci preme sottolineare che sono tutte rivolte a bambini di 4-5 anni, a bambini che si stanno avvicinando alla acquisizione della lettura e della scrittura. L’indicazione rispetto all’età è necessariamente vaga poiché ogni bambino segue uno sviluppo diverso, influenzato da tantissimi fattori. Quindi può succedere che un bambino di 4 anni, iniziato molto presto a familiarizzare con i libri, possa aver sviluppato nel campo delle storie abilità più sofisticate di un bambino di 5 anni. Le attività suggerite sono orientate verso la sollecitazione di una rosa di competenze presentate nel paragrafo “Tematiche generali delle proposte”.
In breve si tratta di suggerimenti per facilitare l’accesso alla lingua scritta, per rendere più gradito e piacevole l’apprendimento del più potente mezzo di conoscenza a disposizione dell’uomo, (il calendario è scaracabile dal sito http://www.bibliotecadeipiccoli.org). È possibile passare del tempo in modo piacevole con un bambino, ricavandone soddisfazione, gioia e apprendimento per tutti, ad una condizione: è necessario che l’adulto mostri un atteggiamento di ascolto, incoraggiante e accogliente. Il bambino difficilmente impara in un clima poco sereno, di timore e/o in compagnia di persone che non lo mettono a suo agio.  Sulla base dei miei studi e delle pluriennali esperienze di insegnante, animatrice/cantastorie formulo di seguito alcuni principi fondamentali per instaurare una relazione positiva e rapportarsi in modo efficace  con i bambini: è opportuno dedicare al bambino un tempo in cui l’adulto è completamente a sua disposizione, sia mentalmente che affettivamente, senza altri pensieri (cellulare spento, tv spenta ecc.); la presenza fisica senza un’attenzione completa non serve. L’attenzione completa è la condizione necessaria affinché il bambino sia anche lui presente e attento nell’attività che proponiamo; è indispensabile proporre l’attività al bambino come un gioco, un passatempo da condividere; sarà vissuto in questo modo dal bambino se anche voi vi divertirete con lui e riuscirete a provare la gioia di stare insieme. A questo proposito provate a riflettere sulla citazione di K. Gibran  confrontandola con la vostra esperienza personale;  se il bambino non riesce a fare qualcosa, trova difficoltà, cercate di aiutarlo suggerendo cosa guardare, a cosa stare attento, senza sostituirvi a lui. Se, nonostante il vostro aiuto, il bambino non riesce, abbandonate l’attività e provate a riproporla dopo un po’ di tempo; è necessario incoraggiare il bambino, valorizzare ogni sua risposta, lodare i suoi risultati e i suoi sforzi. Se propone qualcosa di diverso da quello che vi aspettate, accogliete la sua proposta. Ci sarà sempre modo di riprendere l’attività e svolgerla  nel modo più consueto; se il bambino fornisce risposte che vi sembrano sbagliate, è opportuno non sottolineare che è in errore, accettate la risposta e cercate di farvi spiegare come ci è arrivato, quale associazione ha eseguito. In questo modo potrete capire l’origine dell’errore. È importante  minimizzare l’errore spiegando  che quando si impara succede spesso di sbagliare, è un diritto poter sbagliare senza essere penalizzati. Raccontate (o inventate…) episodi analoghi di vostri errori quando eravate piccoli; è consigliabile concludere l’attività esplicitando al bambino la vostra soddisfazione per aver condiviso un bel momento (“Oggi è stato proprio divertente imparare insieme a te la filastrocca”). Sollecitate il bambino a esprimere la sua percezione; questo potrà contribuire a creare una buona abitudine, a rinforzare la positività del momento, a creare un rituale condiviso soltanto da voi.. L’obiettivo è quello di far nascere nel bambino l’idea che apprendere è un’attività piacevole e gratificante”.