La berberina è un alcaloide naturale presente nelle radici, rizomi, fusti e corteccia di diverse piante del genere Berberis (da cui il nome), tra cui la Berberis vulgaris, la Coptis chinensis e la Hydrastis canadensis. Questa sostanza è stata utilizzata per secoli nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica per le sue proprietà benefiche sulla salute.

La berberina è nota per le sue proprietà antibatteriche, contro diversi tipi di batteri inclusi quelli resistenti agli antibiotici, anti infiammatorie alleviando i sintomi associati a diverse condizioni, come l’artrite e le malattie infiammatorie intestinali. Da qualche anno, tuttavia, i riflettori sono puntati soprattutto sulle proprietà ipocolesterolemizzanti e ipoglicemizzanti, evidenziate da uno studio pubblicato sulla autorevole rivista “Nature”. In particolare questo studio evidenzia le spiccate attività antidiabetiche di questo alcaloide, regolando i livelli di zucchero nel sangue e migliorando la sensibilità all’insulina, ma in particolare induce una marcata riduzione dei trigliceridi e del colesterolo plasmatico e LDL con conseguente azione cardioprotettiva.

Dati particolarmente incoraggianti, dunque, che in poco tempo hanno portato a dipingere la berberina come una possibile alternativa alle statine. Il meccanismo d’azione con cui questa sostanza riduce i livelli plasmatici di colesterolo differisce tuttavia da quello esercitato dalle statine. Mentre questi farmaci diminuiscono la sintesi del colesterolo endogeno, la berberina aumenta l’attività e il numero dei recettori epatici per le LDL facilitando l’allontanamento del colesterolo cattivo dal sangue. La molteplicità di azioni benefiche, la capacità di operare a più livelli e l’assenza di effetti collaterali significativi, contribuiscono a rendere la berberina uno degli integratori più interessanti del momento, sul quale si concentrano le ricerche di numerosi studiosi.

Nel frattempo, in commercio, sono presenti prodotti a base di berberina, dove viene spesso associata ad altre sostanze con attività analoga, come il riso rosso fermentato, i policosanoli, e la silimarina. Ai dosaggi comunemente usati, la berberina è ben tollerata ma a dosi elevate può determinare disturbi gastro intestinali, fiato corto, calo pressorio, sintomi simil-influenzali e alterazioni cardiache. A scopo cautelativo, se ne sconsiglia l’impiego in gravidanza e nei bambini.

(A cura di: Farmacie Comunali)