L’ultimo incontro in presenza presso la Biblioteca Pallotta si è tenuto a settembre del 2020. Troppo tempo per un’istituzione dove la relazione personale è da sempre fondamentale.

“Mai come in questo periodo abbiamo bisogno di sentirci parte di una comunità – scrivono le volontarie sulla pagina Facebook della Biblioteca – legata da affinità e da interessi comuni. Pertanto, in attesa della riapertura di tutti i servizi della biblioteca, abbiamo pensato di offrirvi una serie di appuntamenti culturali a distanza”.

Il calendario prevede un esordio con tre conferenze online dello storico dell’arte Sandro Polo, in collaborazione con GAF.

Tra Settecento e Ottocento
Tre incontri per altrettante affascinanti e eccentriche personalità: l’artista Pier Leone Ghezzi, l’ambasciatore William Hamilton e Ludwig II di Baviera. Tre personaggi strettamente connessi con l’arte, la musica, la moda, la scienza e le straordinarie scoperte archeologiche del tempo, sullo sfondo delle splendide città di Roma, Napoli e Monaco di Baviera. Tre racconti di storia dell’arte per mettere in luce il modo di pensare, di vivere e di esprimersi artisticamente nel contesto dei dominanti stili Rococò, Neoclassico e Romantico:

26 febbraio alle ore 18.30Frammenti Rococò.
Verranno evidenziate le caratteristiche del Rococò francese e le conseguenti influenze in Italia. Particolare attenzione sarà posta all’opera di Pier Leone Ghezzi e al suo ciclo di affreschi nel Castello di Torre in Pietra a Fiumicino.

26 marzo alle ore 18.30L’amante del vulcano (titolo tratto dal romanzo di Susan Sontag).
L’incontro ruota intorno alla figura di William Hamilton, ambasciatore britannico a Napoli, e di sua moglie l’irrequieta Emma Lyon. Ammaliato dal Vesuvio e dagli stupefacenti risultati della campagna di scavi archeologici di Pompei e Ercolano, Sir Hamilton mise insieme una delle più straordinarie raccolte di vasi e marmi antichi che non poco influenzerà il nascente gusto neoclassico.

16 aprile alle ore 18.30 Il Re Luna.
Bello e instabile come la cugina Sissi, Ludwig II di Baviera dà forma alle proprie utopie attraverso la realizzazione di numerosi castelli dagli sconcertanti arredi. Il dilagante eclettismo che li caratterizza, costituisce la sintesi più estrema di uno stile che investe tutte le arti nell’Ottocento e che per molti aspetti sopravvive ancora oggi.

Per partecipare è sufficiente collegarsi alla pagina Facebook Biblioteca Gino Pallotta.
In caso di difficoltà a collegarsi è possibile contattare Marina al numero 337-743713.