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Due i punti in cui le fiamme sono state appiccate, il primo direttamente alla struttura centrale composta da tre gazebo di legno e paglia con la scenografica terrazza a palafitte sul mare. Il secondo sul cancello di ingresso, alla fine della passerella pedonale da dove si arriva dal parcheggio. Proprio quest’ultima la prova del nove che non si è trattato di un incidente. Tra i due focolai, come hanno rilevato anche i Vigili del Fuoco intervenuti, c’è infatti un lungo ponticello di legno che non poteva rimanere intatto se il fuoco si fosse propagato in modo naturale. Anzi, quelle fiamme isolate proprio alla fine del vialetto sembrano la “firma” lasciata dall’autore dello sfregio. Che non ha avuto fretta aspettando la prima notte di vento forte per entrare in azione. Un vero e proprio falò con l’incendio che in un attimo si è propagato al legno e alla paglia della struttura, tanto che quando i Vigili del Fuoco sono arrivati ormai “40° Gradi all’ombra” era azzerato a un cumulo di detriti. “Mi hanno avvisato i carabinieri alle 7.00 quando ancora dormivo – dice con un filo di voce il titolare Toni Quaranta – non volevo crederci, speravo si trattasse di un brutto sogno. Invece una volta arrivato al chiosco sono rimasto incredulo e impotente”. Ignoti i motivi del gesto, anche perché Toni è un ragazzone benvoluto da tutti a Focene. Saranno comunque i carabinieri a svolgere le indagini per cercare di capire se si è trattato di un atto vandalico o di altro. Nato nel 2002 quasi al confine con Fregene, il chiosco si è rapidamente conquistato una certa notorietà proprio per la particolarità della struttura rialzata sul mare e nascosta tra le dune, l’ideale anche per feste e cene sulla spiaggia. “Non mi è rimasto più niente, otto anni di sacrifici, di sudore e di passione spazzati via in un istante – dice sconsolato Toni tra le macerie fumanti – non sarà facile ma devo trovare la forza per ripartire”.