“Fregene è una località molto tranquilla, un luogo di villeggiatura – ha spiegato il sindaco – non c’è movida notturna, ma ci sono le ville dove la sera si organizzano “salotti” per stare insieme. E la nostra Amministrazione ha voluto organizzare un salotto più allargato, come Free Genius vuole essere, una tavola rotonda dove affrontare temi di attualità, politica e cultura. Fregene è di fatto il salotto di Roma. Abbiamo infatti avviato un progetto di riqualificazione ambientale e urbanistico della località. Abbiamo lavorato molto in questi ultimi anni per la balneazione monitorando i canali di bonifica, censendo gli scarichi abusivi e punendo i colpevoli, abbiamo realizzato la rete fognante e oggi finalmente le acque di Fregene sono tornate balneabili. Abbiamo già fatto il bando per la realizzazione del progetto del lungomare che deve essere un luogo vissuto dove poter passeggiare e fare attività ludico ricreative soprattutto d’estate. Ma nel momento in cui passeremo alla fase operativa ci sarà la necessità di adeguare gli stabilimenti balneari che, costruiti su iniziativa privata negli anni ’50, versano ora in uno stato di vetustà e devono essere adeguati. Questo sarà possibile realizzarlo attraverso il piano regolatore della costa – ha chiarito Canapini – che è lo strumento di pianificazione del litorale e d’intesa con gli operatori, si potrà, in un piano pluriennale prevedere la ristrutturazione degli attuali stabilimenti balneari. E contestualmente si dovrà provvedere ad evidenziare la vista del mare oggi ostacolata dalle recinzioni degli stabilimenti stessi”.Altro tema affrontato l’ampliamento dell’aeroporto Leonardo da Vinci e la preoccupazione degli agricoltori per la costruzione della 4 pista.“La preoccupazione degli agricoltori – ha detto il sindaco – è anche la nostra preoccupazione. L’amministrazione comunale non è contraria allo sviluppo perchè per essere competitivi a livello mondiale bisogna adeguarsi, ma guai a chi volesse procedere all’approvazione di progetti così rilevanti per il futuro della città senza il dovuto coinvolgimento della popolazione e quindi degli enti locali. E la storia della Tav insegna che la mancata concertazione con i residenti comporta solo allungamenti dei tempi di realizzazione. I cittadini devono essere informati sugli effetti che può avere l’ampliamento della struttura aeroportuale, sia in senso positivo che negativo. Inoltre l’ente locale che conosce bene il territorio e le esigenze dei cittadini potrebbe, in fase progettuale, dare dei suggerimenti per la giusta integrazione dell’opera nella città”.E non poteva mancare ovviamente la domanda sul termovalorizzatore. “L’attuale maggioranza di governo regionale è di fatto contraria all’uso dei termovalorizzatori. L’orientamento dell’esecutivo regionale infatti è quello di individuare i nuovi siti dove le popolazioni sono contrarie. Accertato questo ho voluto fare una provocazione, sapendo perfettamente che non avrebbero inserito la nostra città come nuovo sito per la realizzazione del termovalorizzatore. In questo modo i vertici regionali non potranno avere alcun alibi e non potranno in alcun modo sostenere che non hanno trovato cooperazione con gli enti locali per realizzare gli inceneritori ed uscire dall’emergenza rifiuti. In ogni modo la nostra era una proposta seria e ponderata perchè c’è da considerare che Fiumicino ha un territorio molto più vasto di Milano e ha molti luoghi, lontano dai centri abitati, dove poter realizzare un termovalorizzatore. Inoltre sono convinto che le apparecchiature di nuova generazione non producono effetti nocivi alla salute, ma anzi sono da considerare occasioni di sviluppo. Qualche giorno fa per esempio – ha concluso Canapini – ero a Vienna e ho avuto modo di vedere il termovalorizzatore collocato a ridosso della città”. (Estratto dall’intervista su:  www.radiovaticana.org/105live).