Gli effetti della crisi economica in atto nell’intero Paese hanno modificato l’identità di quanti, nell’anno, si sono rivolti alla Caritas per chiedere assistenza. Infatti ultimamente è emersa una certa trasversalizzazione della povertà e quindi del bisogno. Mentre in passato gli assistiti stranieri erano in assoluta maggioranza rispetto a quelli italiani, nel corso del 2009 si è assistito ad una pressochè totale equiparazione numerica delle due componenti. Per quanto riguarda gli italiani di nuova acquisizione nell’ambito dell’assistenza Caritas, non si tratta solo di pensionati o di anziani in genere, seppure in maggioranza, ma anche di lavoratori dipendenti con famiglia numerosa a carico che hanno improvvisamente perso il posto di lavoro. Relativamente agli stranieri, sempre sulla base dei dati della Caritas, risulta che la crisi economica ha in qualche caso degradato la condizione anche di quanti, in possesso da tempo di regolare permesso di soggiorno e quindi integrati nel mondo del lavoro, avevano verosimilmente raggiunto un certo grado di tranquillità economica, tanto da non avere mai dovuto fruire prima d’ora della assistenza. L’altro segnale legato alla crisi economica in atto è l’improvviso allargamento del bacino d’utenza che si rivolge alla Caritas. Persone provenienti da ogni angolo del Comune (Aranova, Testa di Lepre, Passoscuro, Focene, la stessa Fiumicino) si avvicendano sempre più numerosi al Centro d’Ascolto anche solo per ricevere un sostegno alimentare o qualche maglia pesante in vista dell’inverno.Questa situazione ha comportato per i volontari addetti a ricevere ed ascoltare il pubblico un necessario cambiamento di rotta nell’approccio a problematiche nuove, complesse e tali, comunque, da non poter certo trovare soluzione nella semplice assegnazione periodica del pacco-viveri o di qualche capo di vestiario. E’ anche necessario allora compenetrarsi appieno nel dramma di queste persone, comprenderne l’angoscia e lo sconforto, condividere le loro preoccupazioni per un avvenire incerto, anche se solo apparentemente privo di sbocchi. Tutto questo, oltre a rassicurare gli assistiti sulla leale solidarietà, dovrebbe in qualche modo attenuare quel senso di solitudine e di impotenza che rende ancor più insopportabile la condizione di nuovi poveri.Ciò è nelle intenzioni e nei progetti della Caritas.