Nata più di 15 anni fa la Caritas di Fregene è sempre più un punto di riferimento per le fasce più deboli. Gli ultimi dati sui livelli di povertà parlano di una situazione sempre più drammatica per l’intera nazione. Per quanto riguarda la Regione Lazio, tutti coloro che si trovano in una situazione di “rischio di povertà”, “grave deprivazione materiale” e “bassa intensità di lavoro” rappresentano il 24,7% della popolazione e vengono classificati come “a rischio di povertà o inclusione e sociale”. Questo trend ovviamente non ha risparmiato neanche il territorio di Fiumicino, come ha sottolineato qualche tempo fa l’assessore ai Servizi Sociali Paolo Calicchio. Ecco che in un simile quadro diventa prezioso e fondamentale l’ottimo e encomiabile lavoro di tutti i volontari della Caritas di Fregene, che operano grazie a un grande cuore e alto spirito sociale. “Anche sul nostro territorio l’indice di povertà è in leggero aumento – dicono Maria Luisa Febbraro e Cosetta Schiavetti – Attualmente seguiamo 35 famiglie, tutte italiane, dislocate tra Fregene e Maccarese. Però crediamo che ce ne siano di più, perché molte per dignità non si rivolgono a noi. Altre invece vengono aiutate direttamente dai vicini di casa. In questo Fregene ha dimostrato di essere veramente eccezionale”. Per beneficiare dell’assistenza della Caritas, il primo passo è quello di rivolgersi al centro d’ascolto dove viene valutato ogni singolo caso. “In questo caso capiamo di quale tipo di supporto necessitano le persone – spiegano Maria Luisa e Cosetta – C’è chi ha bisogno dell’abbigliamento, chi degli alimenti. Ma c’è anche chi non riesce a pagare una bolletta, un affitto o un prestito. In questo caso però, dopo aver raccolto i soldi necessari mediante le collette, non affidiamo i soldi alla persona in difficoltà ma pensiamo noi ad effettuare il pagamento”. Per quanto riguarda gli alimenti, non sempre sono sufficienti quelli delle raccolte alimentari che avvengono all’incirca quattro volte l’anno . “Così facciamo noi l’ulteriore spesa”, confidano le due responsabili della Caritas di via Porto Conte che con l’occasione si rivolgono alla cittadinanza dicendo che se “conoscono qualche persona in difficoltà, le possono mandare tranquillamente da noi”. Lo scopo della Caritas è anche quello di far rialzare le persone. “Proprio così – dicono Maria Luisa e Cosetta – Noi le aiutiamo, ma al tempo stesso cerchiamo di dargli la giusta motivazione nel trovare le soluzioni”.  Alla Caritas sono in molti ad essere “rinati”. “E nel momento in cui diventano autosufficienti non vengono più”, fanno sapere le due volontarie che si dicono disponibili ad accogliere nuovi volontari. Intanto nelle giornate del 5 e 6 dicembre c’è stata la pesca di beneficenza, proprio per sostenere e sposare la causa di questo importante punto di riferimento per le persone di difficoltà.

La Caritas su appuntamento riceve il martedì dalle 15 alle 17 (centro d’ascolto e abbigliamento) e il giovedì, due volte al mese, dalle 15 alle 17 (distribuzione alimenti per famiglie già censite dal centro d’ascolto). Per chi avesse bisogno può rivolgersi al 338.12.43.469 (attivo nei giorni e negli orari di ricevimento).