Ci scrive Clelia: “Imbarazzante la situazione del boschetto dietro alla chiesa, ci sono rifiuti ovunque”.

Purtroppo è imbarazzante la situazione generale dei rifiuti abbandonati in giro da individui primordiali che ben poco hanno a che fare con una società civile. Secondo i dati a disposizione, mai come in questa ultima estate sono stati numerosi gli scarichi indiscriminati.

Il problema è che da quando nel 2013 è partita la differenziata non si è mai voluto davvero affrontare la questione risolvendola alla radice, individuando le tante persone che ancora non pagano la Tari e non hanno i mastelli, sono migliaia basta fare un riscontro tra gli immobili iscritti al catasto e le posizioni che l’Ati ha per i ritiri del porta a porta, nemmeno la metà solo a Fregene.

Il sindaco Esterino Montino, più volte sollecitato anche dai suoi colleghi di partito, non ha mai voluto farlo (e certo non ce lo aspettiamo ora prima delle elezioni, anche se invece sarebbe un bel segnale, bisognerebbe chiedere ai candidati sindaci un impegno sulla questione). I motivi li conosce lui, oltre alla beffa, è anche un danno erariale, se la vogliamo vedere dal punto di vista di introiti mancati e anche tanti con i quali si potrebbe ridurre la Tari e fare tante opere.

Ben altro coraggio dimostrò il sindaco Giancarlo Bozzetto, quando il Comune di Fiumicino era il “più abusivo di Italia” in termine di immobili e in pochi pagavano l’Ici (ora Imu) fece una cosa semplicissima: un avviso pubblico per un incarico ad una società privata di individuare tutti gli immobili fantasma. Vinse la Cogest, la quale in sei mesi fece il censimento, casa per casa, facendo riscuotere al municipio milioni di euro trattenendosi il 15% del ricavo, ponendo fine all’evasione e alla illegalità.

Per i rifiuti sarebbe ancora più semplice, basta incrociare utenze, immobili e Tari mancante. Ma non si vuole fare e si preferisce pagare con i soldi dei cittadini onesti il ritiro dei sacchetti abbandonati in giro, promuovendo in qualche modo questa inciviltà diffusa e lanciando un messaggio brutto, avvilente, difficile da spiegare ai nostri ragazzi, agli studenti delle scuole: i furbi vincono sempre.