“In merito alle verifiche attualmente in corso a Passoscuro, ritengo opportuno fare chiarezza su alcuni aspetti, così da fornire ai cittadini un’informazione corretta e completa – dichiara Massimiliano Catini, Capogruppo della Lista Civica Baccini – Intendo farlo in modo serio e responsabile, con la voce di chi, come me, da anni segue queste tematiche con competenza e conoscenza diretta.

E’ bene ricordare a tutti coloro che lo ignorano, che la gestione del demanio marittimo è regolata da leggi statali precise. La proprietà di queste aree, comprese le abitazioni oggetto dei controlli che in questi giorni hanno interessato Passoscuro, è dello Stato, non del Comune – spiega Catini – Il Comune ha solo il ruolo di gestore amministrativo, mentre la titolarità resta in capo all’Agenzia del Demanio, che dispone di un elenco dei propri beni, stabilimenti e abitazioni comprese, che riguarda esclusivamente gli immobili e non identifica chi li occupa. È quindi del tutto legittimo che la proprietà, cioè lo Stato italiano, voglia verificare chi abita questi spazi”.

“La situazione attuale è il frutto di anni di mancata gestione. Le concessioni abitative sul demanio marittimo, infatti, sono decadute già nel 2017, durante il mandato dell’allora amministrazione di centrosinistra, oggi all’opposizione. Nonostante fosse ben nota la questione – come dimostra la corrispondenza protocollata tra Agenzia del Demanio e Comune – nessuno ha affrontato seriamente il problema, lasciando i cittadini nell’incertezza totale.”

“Questa amministrazione sta lavorando con responsabilità per trovare una soluzione concreta e definitiva per le famiglie già concessionarie, nel rispetto delle leggi vigenti e a tutela dei residenti – ribadisce Catini – Come confermato anche dell’Avvocatura dello Stato, che si è pronunciata sulla stessa materia in altre regioni italiane, la disciplina del demanio marittimo è di esclusiva pertinenza statale e non spetta alla Regione o tantomeno ai comuni”.

“Noi siamo sempre disponibili a incontrare i cittadini interessati, in riunioni dirette e trasparenti, non a colpi di dichiarazioni sui social o sui giornali. Un tema così delicato, che riguarda la vita di tante famiglie, va trattato con rigore, rispetto e nell’ambito delle norme vigenti.”