Riceviamo e pubblichiamo:

Spett. Redazione,
abbiamo letto sulle vostre colonne
http://www.fregeneonline.com/cronaca/petrillo-teoria-gender-una-bufala le accuse che ci sono state rivolte dal consigliere Comunale Petrillo.
Vi inviamo la lettera aperta che il nostro Presidente ha scritto sul nostro portale, confidando che vorrete pubblicarla anche voi, per darci la possibilità di rispondergli.

Vi ringraziamo e porgiamo cordiali saluti

La Redazione di Notizie ProVita

Gender: ProVita fa “affermazioni mendaci e allucinanti”?
A proposito del gender, ProVita si è fatta tantissimi amici, ma anche tanti nemici:
Non possiamo rispondere a tutti, altrimenti passeremmo il nostro tempo solo a far questo.
Vorremmo però lanciare un “segnale di pace” a tutti quelli un poco agitati, che sono male informati (non per colpa loro) su quello che diciamo e scriviamo.
Per esempio, su Fregene on line  il Presidente della Commissione Servizi sociali e Scuola del Comune di Fiumicino, Angelo Petrillo, accusa noi di ProVita “e altri esponenti reazionari” di “affermazioni mendaci e allucinanti“. Secondo lui noi avremmo detto che “da quest’anno scolastico ci sarà l’introduzione della teoria gender, così da legalizzare in pratica la pedofilia, insegnare la masturbazione ai bambini e indottrinare gli alunni  a fantomatiche teorie malsane che mirano a “destrutturare” la famiglia eterosessuale e tradizionale“.
Non abbiamo mai detto niente di tutto questo. Abbiamo spiegato e dimostrato in 100 occasione che esiste una ideologia gender, per cui il sesso biologico non conta, ma conta solo il desiderio, il come “uno si sente”. [NON diciamo neanche  al Consigliere Petrillo che è bugiardo, ma solo che è male informato].

teoria_gender
Un simbolo come questo, non l’abbiamo davvero inventato noi: è uno dei simboli che si usano per indicare uno dei 71 generi che sono stati individuati finora.
Questa teoria pervade i mass media, le aule di tribunale e molti tasti legislativi sovranazionali e anche nazionali, laddove si parla di “genere”, appunto, al posto di “sesso”.
In tutta Italia, da diverso tempo, girano per le scuole, anche tra i bambini molto piccoli, progetti “educativi” che mascherano dietro spunti molto condivisi e sacrosanti (lotta al bullismo, educazione all’affettività, educazione alla non disccriminazione) idee malsane e antiumane. Per esempio, si legga qua.
In una cosa ha ragione, il Consigliere Petrillo: “A qualcuno il fatto che l’Italia tenti di adeguarsi in temi di parità di genere agli altri Paesi europei”  fa paura. Certo che abbiamo paura, per la salute mentale dei bambini! Perché se ai bambini, fin dai primi anni di scuola, arrivano messaggi sbagliati (sbagliati perché non veri), che invece di distruggere gli stereotipi negativi del “sexy” ad ogni costo, reprimono le tendenze ancestrali e naturali dei maschi e delle femmine in nome di un “indifferentismo di genere” (che non ha niente a che vedere con la pari dignità sociale di uomini e donne) quello sì, davvero allucinante, avremo bambini confusi, impressionati negativamente.
Questi messaggi arrivano già, attraverso la TV, i cattivi maestri e le “icone” di tendenza dei giovani d’oggi tipo Miley Cyrus. Non è proprio il caso che arrivino anche attraverso la scuola.
Ma mai abbiamo voluto ” alimentare odio e falsità“. Abbiamo sempre detto la verità, che è sotto gli occhi di tutti.  Si informi un po’ meglio, il Consigliere Petrillo e tutti quelli che ci muovono accuse analoghe. Facciamo, quindi, nostra la sua conclusione, con una piccola correzione:
Cari genitori, lasciate stare le bufale [o si è maschi o si è femmine, tertium non datur] e tutti insieme cerchiamo di lavorare affinché nessuno, dentro e fuori le nostre scuole, si senta ai margini della vita. L’insegnamento al rispetto reciproco e alla parità e non discriminazione di genere, può solo aiutarci a vivere meglio”.


Toni Brandi