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Se note positive ci sono senza dubbio per lo spazzamento delle strade, manuale e automatico, per il lavaggio dei cassonetti dopo lo svuotamento che avviene sistematicamente, sulla raccolta dei rifiuti serve cambiare marcia. Se la nuova Ati che gestisce la raccolta assicura che i “giri” per lo svuotamento dei cassonetti vengono svolti regolarmente, il risultato finale non è comunque sufficiente.
Tutti i cassonetti vengono svuotati ogni giorno? Forse in concomitanza con il periodo estivo e il passaggio a Fregene dai 7.500 residenti a 25 mila bisogna allora potenziarne il numero in alcune zone, perchè quando si passa molti di questi contenitori sono pieni e alla fine tutto intorno si deposita una massa maleodorante di sacchetti ben poco decorosi.
Una parte della responsabilità è delle persone incivili, non poche purtroppo, che abbandonano di tutto per strada quasi si trovassero in discarica: materassi, sedie, suppellettili varie, nonostante il centro di raccolta di via Cesenatico sia tornato attivo. C’è poi il problema degli sfalci dei giardini, delle rasature e delle potature che vi finiscono sempre dentro.
Ma, ci domandiamo, sono problemi nuovi? Cassonetti dedicati per le attività commerciali e balneari che evitino quella scandalosa esposizione di rifiuti proprio sui viali principali o davanti alla riva del mare, sono una questione così difficile da risolvere? E le rasature dei giardini? Si pensa di risolvere il problema mettendo un cassone in via Cesenatico con tutti i limiti posti al conferimento di aghi di pini, arbusti di medie dimensioni, foglie di palme etc? E dove si portano gli aghi dei pini e il resto? Ci saranno migliaia di giardini a Fregene, si ha una idea di che massa di rifiuti a cadenza giornaliera parliamo, ammesso si riesca a convincere tutti da un giorno all’altro a portare nei sacchi le rasature al centro ecologico. Insomma, i soliti problemi, non nuovi ma sempre insoluti, ieri come oggi.