“Quanto resisterà il nostro isolotto ovvero ‘tombino’… Preghiamo per lui”. È questo l’allarme di Alessio, residente nella zona nord di Focene denominata “Mare Nostrum”, lanciato sulla pagina Facebook del “Nuovo Comitato Cittadino Focene” nella giornata di ieri riferendosi al “fortino” eretto da Acea per salvaguardare l’ultimo tombino di Focene.

Le ripetute mareggiate, infatti, da tempo stanno facendo vacillare  la stabilità del “fortino” e i cittadini di Focene si trovano con il fiato sospeso.

Per questo il sindaco di Fiumicino Mario Baccini ha ritenuto opportuno firmare un’ordinanza (n. 63 del 09-11-2023) per la messa in sicurezza del tombino.

“Considerato che – si legge nel documento –  le opere provvisionali hanno subito nel tempo dei danni a seguito delle continue mareggiate che hanno determinato in più occasioni la necessità da parte di Acea di intervenire al fine di ripristinare la stabilità delle gabbionate soggette a cedimenti; con l’insabbiamento e la conseguente chiusura della foce del canale tali opere provvisionali sono potenzialmente minacciate anche dal ristagno di acqua provenente dal canale che non sfociando in mare si deposita nelle aree immediatamente limitrofe al pozzetto maggiormente esposto; si ritiene necessario provvedere con urgenza alla verifica dell’efficienza delle gabbionate protettive poste in corrispondenza del pozzetto stesso”.

Era il febbraio 2021 quando, sembra a causa delle mareggiate, il tombino era stato scoperchiato mettendo a rischio tutta la località, visto che è si tratta dell’ultimo tombino del sistema fognario principale.

Per questo era intervenuta Acea, ma l’opera adesso desta preoccupazione in quando è circondata dall’acqua e all’ordinanza del Sindaco non sembra non esserci stato un seguito, fatta eccezione per l’intervento dello scorso 10 novembre quando la foce del canale delle acque alte era stata liberata dalla sabbia.

“Il mancato intervento da parte di Acea – commenta Susan, una residente –  è incomprensibile. Si rischia la fognatura di una località di più di 3 mila persone”.