Veniamo a sapere dalla stampa che si è tenuto un incontro organizzato dalla Commissione Urbanistica consiliare con Adr e con diverse associazioni e società del territorio (tra cui la Maccarese spa) sul nuovo piano per la cosiddetta “area vasta” cioé finalizzato alla costruzione della quarta pista in area di Riserva. Siccome, come ha stabilito il Tar, dentro la Riserva non si possono costruire infrastrutture di sorta, l’idea è di aggirare il problema togliendo il vincolo di protezione da 210 ettari: non proprio bruscolini.
La presidente della Commissione Francesca de Pascali pare essersi scordata di chiamare – come aveva invece promesso – il Comitato FuoriPISTA all’incontro con Adr e, dalle dichiarazioni rese pare anche aver dimenticato le numerose obiezioni che il Comitato già aveva mosso nell’audizione del 9 settembre scorso.
Forse a Adr, dopotutto, non avrebbe fatto piacere doversi confrontare con le osservazioni critiche, sempre fondate e puntuali, presentate dal Comitato: l’inutilità dimostrata della quarta pista e la documentata capacità di aumentare il traffico aereo senza consumare altro suolo, per di più a scapito della Riserva per la quale si offrirebbe una compensazione solo parziale, un pezzetto qua e uno là;
la falsa promessa di contenere il rumore non adeguando il sistema di monitoraggio vergognosamente deficitario e fermo al 2004, ma spostandolo su Fregene e Maccarese, che dovrebbero sopportare tutto il peso del traffico che arriverà, secondo le previsioni di Adr a ben 100 milioni di passeggeri, il doppio degli attuali 50 milioni!.
Praticamente metà del traffico aereo dell’intera Nazione: tutto su Fregene e Maccarese! E poi parlano di sostenibilità e di turismo. Secondo la Presidente De Pascali tutto ciò sarebbe una “opportunità se inserita (non si capisce davvero come) “in un percorso virtuoso e sostenibile “; addirittura un “volano per l’economia comunale”.
Evidentemente la Presidente si è formata ormai un’opinione che contrasta però con le promesse elettorali del suo sindaco, che si era impegnato per uno sviluppo aeroportuale solo all’interno dell’attuale sedime, così come dell’ordine del giorno presentato dal senatore Fazzolari e votato all’unanimità dal senato della repubblica che chiedeva la stessa cosa: sviluppo dentro il sedime, oltre che dalle ragioni sostenute dalla precedente Amministrazione, dalle forze politiche nazionali e regionali e dalle sentenze.
Il Comitato, ormai è noto, chiede da tempo che, se proprio il traffico dovesse superare le capacità attuali dell’aeroporto (che nella configurazione attuale ha ancora un bel margine di circa altri 30-40 milioni di p/a), venga individuato un terzo aeroporto tra quelli esistenti nel Lazio per le compagnie low cost.
Comitato FuoriPISTA