Altro giorno, altri salvataggi in mare. È accaduto ieri, mercoledì 23 luglio, nel tratto davanti alla spiaggia libera che divide Focene con Fregene priva di assistenti bagnanti. Una buca ha messo a repentaglio la vita di quattro persone, salvate grazie alla prontezza di Guendalina Pascucci, surfista che in quel momento si trovava lì.

“Erano intorno alle 11.30 – racconta Guendalina – quando ho sentito grida di aiuto. Un signore, che era in acqua, era finito in una buca e con lui altre tre persone. Così non ho esitato a prendere la mia tavola e ad entrare in mare. Dietro di me sono entrati il titolare del chiosco 40° all’ombra, Toni Quaranta, un altro istruttore di surf con al seguito anche dei ragazzini con la tavola e il mio ragazzo Andrea. Si è creata una catena umana che ha portato al salvataggio di queste quattro persone”.

Da destra Guendalina, Toni e Andrea

Il bagnante che per primo era finito nella buca non godeva di ottima salute e per questo è stato necessario l’arrivo dei sanitari del 118.

“Spesso – dice Guendalina – chi pratica il nostro sport non viene visto di buon occhio dai bagnanti, eppure ieri è stata dimostrazione che non siamo un intralcio. È stata una soddisfazione ricevere gli applausi una volta usciti dall’acqua e vedere le persone emozionate. Tutto questo che ho fatto lo devo agli insegnamenti di Luca Pacitto del Point Break, e per questo lo devo ringraziare”.