Il 23 marzo rischia di diventare una data storica per le cronache locali. La Commissione di Riserva Naturale Statale Litorale Romano con parere n. 41 ha dato il via libera alla “Ristrutturazione con nuove opere  della funzionalità dell’impianto idrovoro di Focene per la riqualificazione ambientale”. Era il nullaosta che si attendeva da tempo per un’opera strategica per la qualità delle acque del mare, la condotta di risalita che eviterà nel periodo estivo l’arrivo sulla costa di migliaia di mc di acqua non esattamente limpida proveniente dai canali interni di bonifica. Acque che sollevate dalle idrovore al ritmo di 4mila litri secondo ora confluiscono nel bacino di Focene da dove sono poi dirottate dalle pompe prima nello Stagno di Focene e da questo in mare attraverso il canale che si trova al confine con Fregene sud.
Il preliminare del progetto era stato approvato il 9 maggio del 2014 dalla Giunta comunale, quindi è stato rivisto dall’Ufficio tecnico comunale e dal Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano e ha avuto il via libera anche dal WWF per l’alta valenza di recupero ambientale. Il 15 marzo del 2016 c’era stata la conferenza dei servizi per l’approvazione del definitivo, la Regione aveva dato il suo assenso, mancava solo il parere della Commissione Riserva che ora è arrivato.
E il 3 aprile scorso il dirigente dell’Area Strategica del Comune Massimo Guidi ha firmato la determina con rilascio delle autorizzazioni ai fini ambientali dell’opera. Un passaggio essenziale per arrivare all’intervento.
“Siamo giunti alla conclusione dell’iter di un’opera strategica per il litorale di Fregene, Focene e Maccarese – interviene il sindaco Esterino Montino – un lavoro iniziato 3 anni che ha avuto le sue difficoltà nella procedura autorizzativa ma che oggi segna un passaggio fondamentale: il mare pulito e il risanamento ambientale diventano obiettivi raggiungibili. L’intervento costerà poco meno di 2 milioni di euro e il finanziamento è già disponibile attraverso gli oneri concessori a scomputo derivanti dal Piano di Fregene con le società dei Federici”.
Al momento manca solo la seconda parte dell’intervento, inizialmente un tutt’uno con il resto, il potenziamento e adeguamento dell’impianto idrovoro di Focene. Semplificando le “pompe” meccaniche che permetteranno all’acqua di risalire attraverso la condotta. Un passaggio dal costo di circa 200 mila euro a carico della Regione Lazio indispensabile per completare la funzionalità dell’opera che non a caso ha ricevuto il nulla osta del Consorzio a condizione che “il progetto definitivo debba riguardare anche le opere inerenti l’impianto di sollevamento in quanto intimamente connesse all’opera premente”.
Anche i tempi non dovrebbero essere particolarmente lunghi, nel momento in cui il progetto esecutivo soddisferà le prescrizioni indicate dalla Commissione Riserva sulle modalità dei lavori e di apertura del cantiere, i lavori non presentano particolari difficoltà. Si tratta solo di interrare un tubo lungo 4 km, dal diametro di circa 90 cm, a un metro sotto terra su aree generalmente sterrate.