Un’iniziativa decisa da un gruppo di residenti in seguito ad una preoccupante escalation di microcriminalità, furti e rapine, che le forze dell’ordine con i propri mezzi non sono evidentemente riuscite ad arginare. «Da quando sono iniziati i pattugliamenti notturni gli associati non hanno più avuto brutte sorprese», garantisce Natale Lojacono uno dei soci fondatori. Una coincidenza o un effetto positivo della "sicurezza fai da te"? Difficile rispondere anche perché l’iniziativa è decollata da poco tempo. I pattugliamenti notturni vengono effettuati, dalle 22 alle 6 del mattino, solo dai primi giorni di agosto. Eppure sembra che a Fregene l’effetto della sorveglianza privata già si senta. Non è da escludere che a tenere lontani i ladri, almeno dalle case di chi ha aderito all’iniziativa del consorzio "Fregene sicura", sia il contrassegno metallico che con la scritta "abitazione sottoposta a sorveglianza" incuterebbe un po’ di soggezione anche al più temerario dei malintenzionati.
«Le pattuglie che passano di notte – prosegue Lojacono – effettuano il percorso proprio in virtù di quel contrassegno che serve a distinguere le famiglie che hanno aderito».
A vedere di buon occhio la sorveglianza privata di Fregene è persino il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, che puntualizza: «È un’iniziativa su base volontaria dovuta al fatto che alcuni cittadini hanno constatato come il livello di sicurezza garantito dalle forze dell’ordine, per carenza di uomini o mezzi, non sia più sufficiente». Una riflessione che non è scevra da polemiche che il primo cittadino anzi fa e pure in maniera molto esplicita: «Le istituzioni dovrebbero riflettere – prosegue Canapini – sul perché alcuni cittadini si rivolgono a delle società di vigilanza privata o, peggio, organizzano delle pericolose ronde casalinghe. Evidentemente lo Stato manca lì dove servirebbe: a garantire il bene comune della sicurezza. Da anni chiediamo un incremento delle forze dell’ordine sul territorio senza risultati. A questo punto come amministrazione non solo benediciamo idee come questa ma stiamo persino valutando la possibilità di aiutare il consorzio di Fregene con fondi pubblici del Comune».
A supportare le parole del sindaco di Fiumicino sono anche i dati. Dal 1990 la popolazione è passata nel Comune dai 36mila abitanti ai 65mila. «Al contrario – denuncia – gli agenti di polizia sono diminuiti da 100 a 70 circa». Non va meglio ai carabinieri che lavorano con mezzi ridotti all’osso o in caserme diroccate come a Passoscuro dove il Comune sta costruendo a proprie spese un nuovo edificio per i militari. Un altro edificio in via Foce Micina a Fiumicino è destinato a diventare una caserma da tre anni ma non viene consegnato. «Il ministero – conclude il sindaco – ha tagliato le spese per pagare gli affitti non permettendo lo spostamento dei carabinieri che attualmente sono costretti negli spazi stretti di via Anco Marzio».
Argomenti che a Fregene conoscono e condividono in molti. Persino chi ha detto "no" al pagamento della vigilanza privata. «Riteniamo – spiega Maria G. pensionata – che la sicurezza sia un bene di tutti e che lo Stato abbia il dovere di garantirla». (di Mara Azzarelli, da Il Messaggero 17 agosto).