“Leggendo i bollettini,  forniti quotidianamente dalla Asl Rm3 e che vengono divulgati tramite le testate giornalistiche locali e il profilo Facebook del Comune di Fiumicino, non si può non notare una crescita costante di nuovi casi di contagi da covid-19, specialmente nell’ultima settimana, in cui rispetto a quella precedente, dove si registravano  tra gli 80 e 90 casi, ora purtroppo, il numero complessivo, supera di gran lunga le 200 unità”.  È quanto dice con una nota ViviAmo Fiumicino per il centro studi di Mario Baccini.

“Sono numeri – si legge nella nota – che devono far riflettere, anche in considerazione del fatto, che nonostante siano state emanate a livello nazionale, misure di contenimento più stringenti, racchiuse nel DPCM del 24/10/2020, tra le quali la chiusura di bar e ristoranti alle 18.00 e la chiusura di palestre e piscine, nonché di sale scommesse, di cinema e di teatri, si è assistito ad un notevole incremento di nuovi casi. Allo stesso tempo, occorre considerare, che rispetto alla prima fase della pandemia, durante il lockdown nazionale, sono di gran lunga aumentati gli screening per alcune categorie e i monitoraggi, tramite test rapidi, tamponi molecolari e test sierologici, nei vari drive in allestiti, negli ospedali e nei laboratori privati, ragion per cui i numeri devono sempre essere contestualizzati e valutati in termini relativi.  A nostro avviso, sarebbe quindi utile fare sapere, cosa c’è dietro a quei numeri, ovvero oltre che all’aggiornamento dei nuovi positivi, dei guariti e delle persone in sorveglianza attiva, magari suddividendoli per fasce d’età, anche e soprattutto quanti  risultano ospedalizzati, eventualmente quanti in terapia intensiva, adducendo quindi ad un  numero verosimilmente valido di asintomatici.

È un lavoro costante e meticoloso, già peraltro applicato in altri comuni, che richiede un continuo aggiornamento di dati e di confronti tra la Asl di riferimento e l’amministrazione, ma che allo stesso tempo è in grado di fotografare quotidianamente, la reale situazione nel nostro territorio e dirci o meno, se in effetti la situazione sia drammatica o stia evolvendo in una pericolosa direzione, andando a correggere eventuali comportamenti non corretti per l’attuale contesto che tutti stiamo affrontando, anche in considerazione che molti sono i cluster familiari. Un’informazione costante e dettagliata, è sinonimo di prevenzione, se dalla loro lettura non interpretativa, bensì chiara e precisa da parte dei cittadini, da un lato possano scaturire condotte maggiormente più attente e dall’altro invece possano scongiurare sentimenti di angoscia e di terrore, che bene non arrecano alla vita economica e sociale, del nostro Comune, già fortemente provate. La nostra Regione, in virtù del sopracitato ultimo DPCM, è stata classificata zona gialla, di conseguenza, i residenti, possono circolare liberamente, spostarsi da un comune all’altro, recarsi sul posto di lavoro, frequentare locali dediti alla somministrazione e ristorazione, seppur con una limitazione oraria o andare più in generale nei negozi, cosa ben diversa da quanto fosse loro concessa nei mesi di lockdown, ma allo stesso tempo questo, espone tutti, ad un più alto rischio di contagio, se non si osservano le misure di contenimento e non si vigila sulla loro applicazione.

Il nostro Comune, beneficia per ragioni geografiche pertanto, di questo regime di misure sicuramente meno restrittive rispetto agli altri comuni di altre regioni, classificate come zone arancioni o addirittura zone rosse, ma è un ‘privilegio’ di cui occorre esserne consapevoli e saperne mantenere l’attuale classificazione. I contagi crescenti di questi ultimi giorni, di certo non sono incoraggianti specialmente se inquadrati nell’ottica di un trend in costante aumento e accompagnato da nuovi casi giornalieri numericamente significativi, aspetto questo, che rientra tra i parametri di valutazione delle Regioni, quando nel momento in cui devono monitorare localmente una situazione in corso, si vedono costrette a prendere un certo tipo di decisioni, di concerto con il Ministro degli Interni e ovviamente con i sindaci dei comuni coinvolti.

Alla luce di queste considerazioni, intercettando anche gli umori e le preoccupazioni di molte persone, ivi compresi di commercianti ed imprenditori locali, ci si consenta di affermare, che obiettivo comune di tutti noi cittadini, di tutti coloro, che responsabilmente e costantemente si stanno attenendo alle disposizioni previste dai protocolli sanitari del Ministero della salute, è quello di scongiurare un’ulteriore crescita notevole di contagi, tanto da dover dar seguito a misure più restrittive o a decisioni ancora più drastiche e drammatiche allo stesso tempo, che vorrebbero significare, mettere definitivamente in ginocchio buona parte del tessuto socio-economico della nostra amata città. Così come il Governo, almeno in questa fase ha voluto evitare di dichiarare un nuovo lockdown nazionale, nonostante gli altissimi nuovi contagi dell’ultimo periodo, per non andare a compromettere una situazione economica, già di per sé complicata, allo stesso modo è l’extrema ratio, a cui il nostro Comune deve assolutamente ovviare. A tal fine, tutti dobbiamo fare la nostra parte, partendo dal primo cittadino e a seguire dai membri di maggioranza ed opposizione in Consiglio comunale, dai dirigenti della Asl territorialmente competente, da chi è preposto ai controlli sul territorio, fino ad arrivare ad ogni singolo cittadino e tutto questo dobbiamo farlo oggi e non domani, ma tutti insieme”.