Il rito funebre o funerale, in Italia, segue la richiesta di sepoltura del defunto in un cimitero che è luogo sacro. In questi anni sono aumentate le richieste per le cremazioni, cioè la pratica di incenerire o bruciare il cadavere in modo che ci siano solo ceneri.

A determinare l’aumento di tale pratica è l’apertura, da parte della chiesa, verso un metodo diverso di conservazione o eliminazione del corpo di un defunto. Tale pratica non è mai stata “illegale” per la religione. Studiando il passato vediamo che era molto comune bruciare i cadaveri. Perfino durante la peste o meglio le pestilenze che hanno attraversato il suolo italiano si usava bruciare i resti mortali dei defunti.

Tra il 1800 e il 2000 le cremazioni non erano viste di “buon occhio”, ma solo per una credenza popolare. Infatti la chiesa, da circa il 2013, ha preso una via decisa nel dichiarare che le cremazioni non sono assolutamente contro il dogma religioso cattolico. Le parole sono: l’anima non viene toccata o modificata da un cadavere che viene bruciato.

Passando dal lato spirituale a quello pratico è palese che eseguire delle cremazioni consente di avere meno spese e preoccupazioni. Occuparsi dell’acquisto del luogo di sepoltura o di un loculo, oltre ad essere costoso, molto costoso, si parla di migliaia di euro, si ha comunque il problema, a distanza di 15/20 anni, di doversi occupare dei resti della salma. Molti Comuni consigliano, dopo che ci deve essere l’estumulazione o esumazione di fare le cremazioni dei resti che sono recuperati. Dunque gli eredi debbono nuovamente affrontare la spesa per cremare il proprio caro, seguire diversi iter burocratici e assumere un’agenzia funebre.

Problemi che si prevengono semplicemente pensando alla Cremazione durante l’organizzazione del funerale.

CREMAZIONI MEGLIO DELLE SEPOLTURE

Non possiamo dire se sono meglio o peggio, ma possiamo mettere al corrente l’utente di quello che è realistico.

Organizzare un funerale con sepoltura impone delle conseguenze negli anni. Acquisto di nuovi posti di sepoltura o di loculi. Spese cimiteriali per la manutenzione delle tombe e per il recupero dei resti mortali del defunto. Spese extra per il mantenimento del suolo cimiteriale. Fino ad arrivare all’assunzione di un’agenzia funebre, a distanza di 15/20 anni dopo la morte per seguire gli iter burocratici. Non è escluso che ci siano perfino problemi per l’acquisto di luoghi tombali perché i cimiteri sono pieni e non ci sono nuovi spazi. Purtroppo parliamo del lato economico che però danneggia non poche famiglie che poi si ritrovano ad avere solleciti di pagamento da parte dei comuni.

Mentre le cremazioni, che fa salire il prezzo del funerale iniziale di qualche migliaio di euro, prevengono tutti i problemi avvenire.

Fasi delle cremazioni

Le cremazioni sono affidate a dei forni crematori forniti di tutte le autorizzazioni provinciali e statali. L’agenzia funebre trasporta il feretro presso i forni. Qui si apre la bara e si controlla il cadavere per evitare che ci siano metalli o altri elementi che sia difficili o impossibili da bruciare. La bara o meglio una cassa da morto, che brucia più rapidamente, sono poi posizionate all’interno di un forno. Qui si arriva ad altissimi gradi in modo che rimangano solo le ceneri. L’ultima fase delle cremazioni è la consegna delle ceneri, in urne apposite, ai coniugi o parenti stretti.