I denti non sono eterni e rischiano di sviluppare delle malattie che li distruggono totalmente dalla radice. Le carie sono il problema tipico che li colpisce ed è capace di distruggerli totalmente.

Il loro sviluppo nasce da una scorretta igiene orale, ma soprattutto dalla delicatezza dello smalto dentale che varia in ogni singola persona. C’è chi, nonostante lavi continuamente i denti, usi collutori e filo interdentale, purtroppo ha i denti rovinati da carie che nascono continuamente. Troviamo poi soggetti che hanno uno smalto molto forte dove le carie hanno difficoltà a svilupparsi. Magari riescono a creare un puntino, cioè un buchino nero sulla superfice, ma poi no riescono a penetrare all’interno. Sempre per questi soggetti che hanno uno smalto forte è possibile che la carie sia “invisibile”. Non si nota il buco, ma c’è una macchiolina che viene individuata dal dentista in fase di controllo. Tuttavia la carie riesce a penetrare all’interno del dente e a distruggerlo totalmente nella polpa, che è la parte più molle.

Siccome le carie si “contagiano”, cioè si estendono nei denti vicini, “camminando”, c’è il rischio che da un solo dente si danneggino tutti gli altri. Occorre quindi curarli e lo si fa solo con il supporto di un dentista.

METODI PER CURARE CARIE

Come avviene la Cura delle carie? Per evitare la loro comparsa è bene seguire una buona igiene orale con lavaggio e spazzolatura dei denti 3 volte al giorno. Ciò comunque non è detto che funzioni. Una volta che compare ci si deve far visitare da un dentista.

Purtroppo la carie si cura solo “estirpandola”, cioè grattandola via con il trapano. I dentisti sono gli unici che intervengono in modo deciso e definitivo.

Una piccola macchiolina indica che essa è presente solo sulla superfice ed è possibile eliminarla facilmente con il trappano in modo da grattare via la parte dell’osso che è stata compromessa. Mentre se essa è interna, quindi sta “divorando” la polpa e il dente interno, si deve asportare una grande porzione di osso. Usando il trapano si riesce a sgretolare la parte danneggiata. I tessuti dentali, una volta compromessi, hanno bisogno di un’asportazione totale in modo che la carie non rimanga interna.

Otturazioni dei denti

Il dente che viene sottoposto alla cura del trapano ha delle lesioni, nel senso che non è compatto perché appunto sono state sgretolate delle componenti del tessuto. Lo smalto che li ricopre si rigenera continuamente, ma quando c’è una lesione rischia di avere un punto che è del tutto scoperto. Perfino grattando la superfice, magari per una carie che è appena visibile o che ha intaccato solo lo smalto, si rischia di compromettere la sua stabilità. Una carie interna, dove si asporta una grande quantità di dente, rimane bucata e c’è il rischio di avere un’introduzione di batteri nella radice e nella polpa. Per evitare un’infezione si usano, in entrambe le situazioni, dei componenti di otturazione. Si tratta di “cementi” dentistici che sono biocompatibili e che donano al detto una nuova compattezza per rimanere solido durante la triturazione.