Era il 1998 quando Gigi Santoliquido fece il gran passo. Da esperto informatico con lavoro quasi da colletto bianco, all’idea di stravolgere la propria vita e rilevare un tempio della gastronomia come quello creato da Silvana Nosari. Gigi non ci ha pensato un attimo e abituato a raccogliere le sfide si è lanciato con coraggio nella nuova avventura. Sempre con il suo stile, testa bassa, poche parole e molti fatti.
Già i fatti, perché se subentri in una gestione come quella di Silvana, la prima cosa che le persone ti diranno, prima ancora di aver assaggiato un piatto sarà: “Sì, però, vuoi mettere come era prima?”.
Gigi ha smentito tutti, in poco tempo si è conquistato la stima generale grazie alla sua formula magica: qualità e cortesia. La pizzeria, la tavola calda, la rosticceria, il ristorante. Una crescita continua, anno dopo anno, migliorando tutto, dove c’era da migliorare. Dopo venti anni da quella scelta, passati in un batter di ciglia, il risultato è sotto gli occhi di tutti: Gigi è un punto di riferimento indiscusso della gastronomia locale per la varietà della scelta e la qualità delle preparazioni.
Il locale è ancora cresciuto, anche sotto il punto di vista della struttura e dei servizi, investendo sempre, come con l’ultimo restyling fatto recentemente che ha permesso di affrontare senza problemi di spazi anche la lunga stagione invernale L’area tavoli, infatti, ha ora un sistema di riscaldamento invernale e raffreddamento estivo.
Il successo che Gigi ha riscosso in questi venti anni è senza paragoni e gli apprezzamenti non possono che aumentare giorno dopo giorno. Chiaramente oltre al locale curato, c’è un clima famigliare, insieme a Gigi c’è il figlio Maurizio, la moglie Gabriella e Vincenzo che per anni è stato dietro il banco, tutti per far sentire i clienti a casa propria.
A tutto questo si aggiunge soprattutto l’eccellente qualità della cucina e dei piatti preparati di cui Gigi è assoluto protagonista: “Abbiamo puntato sempre tutto sulla qualità – conferma – qui non possono esserci vie di mezzo”.
E i risultati si vedono, con il bancone della tavola calda sempre stracolmo di preparazioni invitanti, prima per gli occhi e poi per il palato. Una scelta sempre molto ampia, come lo sono le porzioni, dai primi piatti alle verdure, passando per i secondi di carne e di pesce. Gigi prepara anche tanti piatti espressi.
Da provare gli spaghetti alle vongole, veramente da applausi, non da meno il risotto alla pescatora, per non parlare degli gnocchi sempre fatti in casa conditi con un ragù da brevettare. E che dire della lasagna? Un piatto dozzinale? Provate ad assaggiarla, poi ne riparliamo. Ogni pietanza, anche la più tradizionale, rivista e corretta Da Gigi si carica di sapore. È come se ogni volta le papille gustative ritrovassero quel gusto più legato all’inconscio che alla realtà: i sapori di una volta, genuini e senza mezze misure. Il coniglio alla cacciatore? L’orata con le patate? Perfino una cicorietta ripassata in padella appare come un piccolo miracolo.
Ora ha cambiato immagine, scegliendo un nuovo logo. Ma per il resto l’augurio che gli facciamo, dopo 20 anni di attività, è uno solo: Gigi, non cambiare e buon compleanno dal cuore.