Dopo il ritrovamento dell’arma del delitto e degli altri oggetti presenti nella busta all’interno del campo vicino alla villetta di Stefania Camboni, la Procura ha iscritto nel registro del indagati il figlio, Francesco Violoni. Un coltello, 4 paia di guanti di lattice, un cardigan taglia XXl, le chiavi dell’auto, il telefono di Stefania Camboni, questo il contenuto della busta trovata tra i cespugli nel campo di via Agropoli.
“Ci è giunta notizia dell’iscrizione di Francesco Violoni nel registro degli indagati in merito all’omicidio di Fregene di Stefania Camboni – commenta l’avvocato Massimiliano Gabrielli – è una notizia che non ci coglie impreparati, avevamo già a suo tempo differenziato le difese attraverso la nomina per lui dell’avvocato Alessandra Guarini.
“Riteniamo, in seguito al ritrovamento della Procura di questi nuovi reperti, come il coltello, i guanti e altri oggetti utilizzati nel corso dell’omicidio, si tratti di un atto dovuto, l’iscrizione transitoria e prudenziale, in quanto gli oggetti rinvenuti sono di appartenenza ignota, e quindi bisogna accertare chi li abbia maneggiati, tra cui va doverosamente vagliata la produzione anche di Francesco Violoni.
Francesco ha già fatto il test salivare per il prelievo del suo dna e sono state prese anche le sue impronte. Quindi questa è una attività che servirà per chiarire ogni aspetto di questa tragica vicenda”, conclude Gabrielli.
Al momento non ci sarebbero nuovi elementi di investigazione a carico di Francesco Violoni, l’iscrizione sarebbe un atto dovuto per consentire il suo diritto alla difesa e il riscontro in laboratorio tra gli oggeti rinvenuti e il suo dna.