La domanda che sorge spontanea alla fine di questa ennesima bella serata è: Perché sfidare  l’umidita, le zanzare e l’afa, dopo una giornata di lavoro e non di riposo, per recarsi al Parco Avventura di Fregene per la rappresentazione di “Domani si recital” e non in riva al mare magari con un bel bicchiere di mojito in mano confuso in mezzo a una moltitudine di persone gaudenti? Facile, perché da bravo macellaro… conosco i miei polli!

In breve Claudia Campagnola e Marco Morandi (con la collaborazione di un sempre efficace Giorgio Amendolara, degno compare alle tastiere del duo già in scena sul palco di E… state al Wood con uno straordinario omaggio a Mia Martini due settimane orsono) sono teatralmente una coppia molto efficace che funziona sia nel repertorio più impegnato che in quello leggero.

Dunque non è una sorpresa vederli alternare  pezzi di Rino Gaetano e Lucio Dalla, di Italo Calvino e Bertolt Brecht, di Ettore Petrolini e Eugenio Montale. Giocandoci su e coinvolgendo il pubblico presente che ancora una volta ha dimostrato si apprezzare lo spettacolo.

E se una volta invertono i ruoli con Claudia che fa la parte di Roberto Murolo e Marco quella di Mia Martini in una splendida esecuzione della struggente “Cu’mme” scritta da Enzo Gragnaniello, la volta dopo sono una voce sola per intonare la Ninna Nanna di Trilussa per poi giocare un po’ con la Canzone Malinconica.

La generosità degli artisti porta a bis, La nevicata del “56, e tris “A mano amano” che Morandi interpreta in maniera originale tanto da caratterizzarla e da farla apprezzare almeno quanto la versione di Cocciante e Gaetano. Parole e Musica,  note e versi per toccare con leggerezza tutti gli aspetti della Storia, anche per quel che ne scrive e declama Francesco De Gregori.

Nota a margine: Tra la gente in platea diversi fregenesi-nati o fregenati che cominciano a affezionarsi a questo appuntamento con musica e prosa sotto gli alberi di uno spazio recuperato da giovani, e coraggiosi, imprenditori locali che esalta la bellezza della Natura quando viene rispettata. Cosi da diventare la Casa di tutti.

E il mojito? Beh le fettuccine al ragù bianco e rosmarino non lo hanno fatto certo rimpiangere…

Lorenzo D’Angelantonio