“Alla luce della ordinanza di Custodia Cautelare, le convinzione della famiglia Gamboni – Crescenzi sulla responsabilità di Giada Crescenzi sono ormai granitiche – commenta l’avvocato Massimiliano Gabrielli, legale della famiglia – ma cosa altrettanto importante è che ogni sospetto di cooperazione o favoreggiamento del figlio della vittima, Francesco Violoni, deve definitivamente cadere nella mente di tutti: il suo racconto è risultato assolutamente fedele e corrispondente alla scena del crimine, ogni sua dichiarazione coincide perfettamente con la ricostruzione fatta dagli inquirenti e le evidenze scientifiche”.

“Mentre tutto ciò contrasta insanabilmente con la versione della indagata – continua il legale – la tesi sulla mano omicida maschile è una fantasia incredibile, quanto quella delle ricerche google per altro motivo se non per uccidere la povera Stefania e rovinare la vita alla famiglia Camboni – Violoni, primo fra tutti Francesco, che purtroppo ora dovrà convivere per sempre con il terribile senso di colpa per aver portato in casa della mamma la sua assassina“.