“Egregio Signor Sindaco, la nostra Pro Loco di Fregene, dopo un periodo di insediamento, ha individuato alcune delle priorità che caratterizzano la situazione ambientale, economica, turistica, del nostro territorio. Alcune sono vere e proprie emergenze la cui soluzione non è più rinviabile da parte della Pubblica Amministrazione. Altre vanno affrontate nel medio e lungo periodo. Le alleghiamo una sorta di ricognizione a 360 gradi dei problemi sul tappeto. È evidente che la collaborazione con il Comune è necessaria per affrontare questi temi in discussione. Ed è altresì evidente che la Pro Loco non pensa che tutti i problemi possano essere risolti nell’immediato. A questo proposito, partiamo dall’idea che il “pubblico” debba intervenire nelle aree di sua competenza ma che, nel quadro di crisi economica generale, se si vogliono raggiungere certi obiettivi, sia necessaria la partecipazione della società civile e delle sue espressioni migliori, sia a livello associativo che individuale. Riteniamo quindi sia nostro compito quello di reperire partner, sponsor, risorse private da affiancare alle risorse pubbliche per dare soluzioni definitive a problemi più urgenti. Sarà nostra cura quella di muoverci nel mondo dell’imprenditoria per trovare aziende, fondazioni o privati disposti a partecipare al rilancio di Fregene. Ma veniamo alla situazione concreta che abbiamo cercato di fotografare in maniera realistica ed obiettiva.

LA PINETA
: Come d’accordo con Lei, siamo in attesa di prendere in consegna la Pineta Storica di Fregene. Naturalmente sarà nostra cura controllare che la “messa a norma” della Pineta rispecchi i requisiti sulla sicurezza e l’agibilità. Nel nostro programma di rilancio di questo polmone verde, vogliamo aprire un punto ristoro, aumentare lo spazio del Parco Giochi per bambini e costruire una “Zona Eventi” che possa diventare lo spazio di riunione pubblica in caso di manifestazioni varie. In collaborazione con associazioni ambientaliste vogliamo occuparci del “presidio del pinolo”, una delle caratteristiche più importanti di questa macchia apprezzata nel mondo intero. Vogliamo anche rilanciare la pineta come luogo di “salute”, adatto a chi ha problemi di respirazione. Questo aspetto potrebbe avere delle ricadute interessanti sul turismo.

STRADE e CONVENZIONE
: Siamo ormai al limite, a parte viale della Pineta, un tratto di viale Castellammare e di viale Nettuno, oggetto di riqualificazione, il resto delle strade si trova in uno stato di abbandono, senza marciapiedi, caditoie per l’acqua piovana, con buche e dossi ovunque. Sulla maggior parte delle vie mancano i più normali requisiti di sicurezza. Bisogna uscire al più presto da questa situazione, le strade devono effettivamente passare al Comune in tempi rapidi, il “caso Fregene”, anche da un punto di vista amministrativo, deve essere risolto una volta per tutte. E la riqualificazione del centro balneare deve ripartire con una azione di rilancio che superi le vicende della Convenzione con le società dei Federici.

IL MARE
: Non le nascondiamo che l’amarezza, la frustrazione, la rabbia, per la situazione del mare che lambisce le coste di Fregene, sono al centro delle nostre preoccupazioni. Da anni, il mare di Fregene, soprattutto nel periodo estivo, appare ai suoi frequentatori sporco e non invita certo i turisti a bagnarsi. Dobbiamo immediatamente mettere mano al problema. Una località balneare che non cerca di migliorare la qualità del suo mare non è degna di questo nome. Per quanto riguarda l’inquinamento esistono due interventi possibili. Il primo, che sarebbe risolutore, è quello di riprendere in mano l’idea della condotta sottomarina che porterebbe al largo gli scarichi dopo averli trattati. Per questo La preghiamo di affiancarci nel lavoro di rilancio del progetto con la Regione Lazio. 
Il secondo intervento possibile, è un piano progettato dall’Ingegner Rotundi che siamo pronti ad illustrare a Lei, all’Azienda Agricola di Maccarese e all’Azienda di Bonifica. Questo piano avrebbe il vantaggio, a costo ridotto, di garantire un mare pulito durante il periodo estivo.

EROSIONE
: Negli ultimi anni ha iniziato a manifestarsi questo fenomeno nel passato sconosciuto a Fregene. Che all’inizio ha interessato la parte sud ma che ora minaccia seriamente anche tutta la zona centrale. È necessario intervenire prima che assuma dimensioni tali da rendere impossibile l’utilizzo della spiaggia. Tra l’altro, come hanno dimostrato le più recenti strategie antierosione, esistono barriere ecosostenibili, i “Reef artificiali”, capaci di difendere la costa e di avere sviluppi positivi in termini turistici e sportivi per la pratica del surf.

IL LUNGOMARE
: Forse la principale incompiuta di Fregene. Sappiamo che è stato fatto il concorso internazionale di progettazione, ormai 5 anni fa, ma nessun cantiere dei lavori da allora è mai stato aperto, nonostante i progetti abbiano completato il loro iter. Intanto, anche in questo caso, la situazione è diventata incresciosa. Nella zona sud il lungomare manca dei requisiti essenziali di sicurezza, ci sono attraversamenti pericolosi e l’asfalto ha ceduto in diversi punti.

IL VILLAGGIO DEI PESCATORI
: Altra situazione da risolvere al più presto, nel periodo estivo la situazione è difficile, la strada stretta, i parcheggi selvaggi, la vigilanza non sufficiente. Servono interventi per risolvere una volta per tutte il problema della viabilità. La Pro Loco è pronta a partecipare direttamente con un intervento di riqualificazione dell’ingresso del borgo, ma è necessario trovare una soluzione già per la prossima stagione al problema del traffico e dei parcheggi.

NUCLEO DI CURE PRIMARIE
: Sappiamo che esiste un piano della Asl RmD di ridimensionamento dei Nuclei di Fregene e Fiumicino. Un progetto che di tanto in tanto ritorna di attualità in corrispondenza dei cambi al vertice della Azienda sanitaria locale. Riteniamo inammissibili simili proposte, in un territorio in continua espansione demografica non è pensabile ridurre i servizi sanitari ai cittadini.

NUOVO PONTE SULL’ARRONE: L’ingorgo che si crea sul ponticello davanti al castello di Maccarese è responsabile di gran parte delle interminabili code che d’estate si creano dalla via Aurelia e dal casello dell’autostrada all’sucita di Macacrese. Sappiamo che è previsto, anche da PRG, un nuovo attraversamento più a valle che, direttamente da via Rospigliosi, attraverserebbe il fiume Arrone senza dover più passare nel centro storico di Maccarese. Anche quest’anno, per problemi di bilancio, è stata rinviata la realizzazione del progetto preliminare. Dal nostro punto di vista si tratta di un’opera strategica, il cui iter deve iniziare al più presto visto che avrebbe effetti immediati di decongestionamento del traffico estivo in direzione di Fregene e Maccarese.

LA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI
: Siamo a conoscenza del fatto che l’appalto per la raccolta dei rifiuti urbani sta per essere assegnato ad una nuova società. Per Fregene, soprattutto in estate, il problema di una corretta, puntuale ed efficace raccolta dei rifiuti è un nodo vitale. La preghiamo di rassicurarci sugli sviluppi di questa nuova gestione, di risolvere il problema dei cassonetti a scomparsa sul viale Castellammare e di vigilare affinché Fregene non venga penalizzata da eventuali tagli di spesa. Che nel caso della raccolta dei rifiuti sono per noi inaccettabili. 

LA SICUREZZA
: Uno dei tempi più sentiti dagli abitanti di Fregene e dai villeggianti estivi è quello che riguarda la sicurezza stradale. Le nostre strade sono invase da automobilisti e motociclisti che sfrecciano a folle velocità mettendo a rischio l’incolumità dei pedoni e soprattutto dei bambini (come si è visto nell’ultimo incidente mortale sul viale della Pineta). La preghiamo di intervenire, proseguendo nella realizzazione dei limitatori di velocità, da piazzare in punti strategici della mobilità urbana. Lei stesso, in ripetute conversazioni private con il sottoscritto si era dichiarato disponibile in tal senso. La Sua parola, per me, conta.
Un altro aspetto legato alla sicurezza è quello della sicurezza ambientale. Fregene è ad alto rischio per quello che riguarda gli incendi. Le autobotti dei Vigili del Fuoco, che arrivano da Fiumicino, hanno difficoltà ad entrare in certe stradine. Servono bocchettoni di acqua da        usare per le emergenze. Serve un mezzo leggero di primo intervento per tamponare eventuali situazioni di pericolo prima che arrivino i Vigili del Fuoco. Infine, la sicurezza personale. A Fregene esiste già un Consorzio che si occupa della sicurezza dei cittadini e delle case dei residenti. Ma noi pensiamo che il Comune debba attivare sul territorio di Fregene un sistema di Video Sorveglianza che possano tenere sotto monitoraggio le  attività illecite compiute sul nostro territorio. 

VIGILI URBANI
: conosciamo bene i problemi di organico della Polizia locale comunale e quanti uomini assorba il funzionamento dell’aeroporto Leonardo Da Vinci. Tuttavia pensiamo non sia possibile ignorare che d’estate Fregene raggiunge nei fine settimana picchi di 80 mila persone, con almeno 30 mila residenti fissi. A fronte di questi numeri è raro imbattersi in qualche pattuglia dei Vigili su strada che controlli la regolarità del traffico, i parcheggi selvaggi e la velocità delle auto, considerando che ci sono tante famiglie con bambini che vanno al mare in bicicletta.

PUBBLICA ILLUMINAZIONE
: In molte zone di Fregene e Maccarese manca ancora la pubblica illuminazione. In altre gli impianti sono così fatiscenti che forse sarebbe meglio se non ci fossero. Nonostante siano passati tanti anni, i nuovi pali non sono mai arrivati con gravi conseguenze sulla sicurezza pubblica e viaria.

RADDOPPIO IMPIANTO COMPOSTAGGIO
: Non abbiamo nulla in contrario al raddoppio dell’impianto dell’Ama a Maccarese in via dell’Olmazzetto. Riteniamo, però, essenziale che questa operazione produca dei vantaggi per il territorio sulle cui strade passano tutti  giorni centinaia di Tir che trasportano esclusivamente i rifiuti dei mercati rionali romani.Tra le tante opzioni possibili, riteniamo essenziale che con Ama venga fatta una nuova convenzione che favorisca i giardinieri locali che oggi subiscono forti limitazioni nel conferimento dei rifiuti da giardino.

PIAZZOLA ATTERRAGGIO ELIAMBULANZA:
In caso di emergenza l’eliambulanza del 118 non ha uno spazio dove atterrare, il tempo che si perde per trovare, di volta in volta, un’area adatta (lungomare, campo sportivo, etc.) può avere gravi conseguenze per chi ha bisogno di cure immediate. La Pro Loco è disposta a cercare insieme all’amministrazione pubblica una soluzione definitiva per individuare e attrezzare una piazzola adatta allo scopo.

VILLA PERUGINI
: Insieme alla proprietà vorremmo cercare di realizzare una operazione di recupero del complesso, per completare il progetto originario dell’architetto Perugini. Quindi aprire al pubblico una parte del parco che diventerebbe così un centro espositivo museale di livello internazionale.

LA CITTA
’ DELLA BICICLETTA: La bicicletta nei nostri programmi deve diventare il simbolo di Fregene. In attesa delle piste ciclabili, vorremmo fare in modo di creare dei percorsi protetti con apposita segnaletica stradale e velocità ridotta. Poi creare dei punti di scambio auto-bici, noleggiando non solo le biciclette ma anche istituendo servizi di velotaxi, bici elettriche, risciò e percorsi che colleghino le aree verdi, Oasi di Macchiagrande del WWF, Pineta, Foce dell’Arrone con la campagna di Maccarese.

IL PLATEATICO
: Fregene ancora oggi non ha un luogo al coperto dove tenere manifestazioni pubbliche. C’era un progetto con tanto di finanziamento regionale ma poi è caduto nel nulla. Nelle more della Convenzione con il Gruppo Federici, o in qualche altro modo, è necessario prevedere una soluzione a questa grave lacuna che impedisce qualsiasi manifestazione al di fuori del periodo estivo. 

LE GRANDI INCOGNITE DEL FUTURO: La realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti a Pizzo del Prete e il raddoppio dell’aeroporto Leonardo Da Vinci sono temi che pongono enormi preoccupazioni. Si tratta di operazioni in grado di modificare profondamente l’assetto di questo territorio. Chiediamo su questo le più ampie rassicurazioni delle amministrazioni e il massimo coinvolgimento di cittadini e associazioni per scelte che, se si rivelassero sbagliate, potrebbe stravolgere la vita di decine di migliaia di famiglie.