Gli stabilimenti balneari di Fregene sud sono al collasso. La mareggiata di questi ultimi giorni ha dato il colpo di grazia alle strutture, le onde ormai si infrangono direttamente sulle opere e i danni diventano irreversibili. A La Perla, dopo le cabine, ieri notte è crollato il muro esterno della piscina, l’acqua ha sbriciolato quella che sembrava una diga impenetrabile. La Nave, stabilimento simbolo di Fregene inaugurato nel 1954 dal concerto dei Platters, ha il ristorante direttamente nel mare. La veranda, dove Tognazzi e Vianello pranzavano nel film “Una domenica d’estate”, viene sferzata dalle onde che hanno staccato la scala esterna mentre una crepa taglia in due il pavimento del locale. Ma i danni sono ormai per tutti: il Point Break, la Rivetta, il Capri, il Tirreno. Bagni storici che fino a qualche anno fa avevano sabbia in abbondanza. Negli ultimi anni cinquanta metri di spiaggia inghiottita dalle onde, impossibile resistere senza seri interventi. Che non sono mai arrivati nonostante il grido di allarme sia stato lanciato in tempo.
<<Viviamo alla giornata, cerchiamo di difenderci con sacchetti di sabbia ma sappiamo che è tutto inutile – commenta amareggiato Indro Sequi, uno dei titolari della Nave – se il mare continuerà a crescere il nostro destino è segnato>>. E le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono buone, il mare sarà ancora mosso.
<<Dalla Regione Lazio non arrivano segnali – commenta un altro gestore – la cosa che fa più male è il disinteresse, l’abbandono delle istituzioni. In tutti questi anni non sono riusciti nemmeno a predisporre un progetto, una qualche soluzione ed ecco oggi come ci troviamo>>.