Sotto accusa in modo particolare il molo sotto sequestro di 800 mt che è stato realizzato come prima opera del porto della concordia. Non solo realizzato con materiali non compatibili con il mare, tanto che tendono a sgretolarsi, ma posizionato in maniera tale da non far defluire in mare i sedimenti del Tevere provocando non solo l’impossibilità di uscita delle barche ma non compensando quello che la natura erode. Negli ultimi anni si è potuto assistere alla quasi scomparsa della spiaggia libera del Wwf con l’impossibilità da parte di decine di operatori turistici di poter lavorare. Con il suo inviato Jimmy Ghione questa sera nella puntata ci sarà un ampio servizio al riguardo.