Durante lo sgombero avvenuto ieri dell’ex presidio di Maccarese sono stati trovati dalla Polizia oggetti riferibili al nazismo e al fascismo.

Come scrive questa mattina Il Messaggero, In una stanza c’era un piccolo altare con pane e vino, riportante i nomi di defunti, tra cui Erich Priebke e Heinrich Himmler, oltre a un piccolo busto raffigurante Mussolini.

Lo stabile sgomberato era occupato dal 2007 dall’associazione “Fons Perennis”, secondo gli investigatori riconducibile al movimento CasaPound.

Il commento di Fons Perennis allo sgombero
“Ieri mattina lo spazio sacro di Maccarese è stato violato. Con anni di minuziosa cura questo posto era tornato a vita dopo infinite ore di estenuante lavoro; avevamo di fatto ritirato su un casale trovato in uno stato indecente, abbandonato perché troppo costoso da rimettere a norma e quindi sulla strada del divenire il solito mostro di cemento dimenticato. Una ex ASL in cui erano state abbandonate decine di migliaia di cartelle cliniche di pazienti, in cui il guano dei piccioni che entravano dalle finestre rotte arrivava in alcune stanze fin sopra le ginocchia e dove i muri erano la tela di decine di writers; a chiunque passato trovarci in questi anni sa di cosa parliamo in quanto siamo sempre stati ben lieti di mostrare il caos delle aree che versavano ancora in quelle condizioni a dispetto di quelle da noi bonificate ed in cui avevamo ripristinato, è proprio il caso di dirlo, la civiltà.

Ebbene proprio questa è stata e sarà la direttrice delle nostre azioni poiché l’associazione culturale Fons Perennis è innanzitutto una comunità di uomini e donne libere che hanno fatto dello studio, dell’autosservazione e della crescita interiore la linea guida della propria quotidianità legati a doppia mandata con la nostra tradizione più antica eppure più vicina che è quella della Romanità. Cosa hanno trovato dunque i barbari dello spirito che si sono intrufolati nei nostri locali? Altari alle divinità con le loro offerte nel rispetto dell’antica pietas religiosa, oggetti simbolici relativi proprio a quelle divinità, un larario ovvero un luogo in cui si ricordano una volta l’anno i propri morti (esattamente come vien fatto in altre religioni), tonnellate di libri di storia delle religioni, etnografia, cultura generale, antropologia, filosofia occidentale e orientale, storia antica contemporanea e moderna, testi religiosi di varia natura, narrativa poesia, libri per ragazzi, riviste varie. Libri anche antichi e rari donatici o semplicemente acquistati come se ne troverebbero in qualsiasi libreria senza troppo scandalo. Ed infine incredibilmente sono state trovate tante stanze destinate alla pratica, alla meditazione, al silenzio interiore ed esteriore. Ecco cosa hanno trovato i barbari violando quegli spazi e quegli arredi sacri, pensando di aver fatto il colpo grosso passandolo poi ai soliti giornalisti cafoni dello spirito, che hanno creato il caso da prima pagina sbagliandone difatti alla grande nomi e contesti che sarebbe anche inutile provare a spiegargli. Inutile anche dire che abbiamo sempre compreso l’importanza della tutela della Salus Publica e quindi ci siamo da sempre chiesti come la ASL avesse potuto abbandonare in quello stato un presidio territoriale arrecando un così grande danno alla popolazione di quel quadrante, e proprio in quest’ottica saremmo stati disposti a sederci al tavolo istituzionale per concordare una fuoriuscita dallo stabile se questo fosse tornato al loro servizio. Ma evidentemente il sindaco di qui ha preferito farsi bello con parole roboanti come “abbiamo ripristinato la legalità”.

Senza scomporci lasceremo allora parlare le innumerevoli associazioni che qui avevano trovato sede sicura e ambiente sereno, ma siamo sicuri altresí che ognuno dei nostri migliaia di soci e amici sparsi in tutta Italia o anche semplici avventori passati a qualche nostra iniziativa potrà ulteriormente testimoniare il clima olimpico che, unico nel suo genere, qui si poteva respirare. Fino a ieri -giorno in cui i Galli hanno preso la cittadella gridando Vae Victis – eppure Roma è viva ed è ancora sotto gli occhi di tutti.
FONS PERENNIS VINCE!”.